Vita Chiesa

Unitalsi a Lourdes: Pagliuca, «insieme ai bambini missionari di pace»

(dall’inviata Sir a Lourdes) – «Siamo riusciti a realizzare una felice sintesi del percorso degli ultimi anni perché abbiamo legato il pellegrinaggio nazionale alla missione: i nostri bambini sono già andati, come ‘missionari di pace’, in varie città italiane, europee e in Terra Santa. Questo pellegrinaggio riunisce un’associazione che oramai da 113 anni opera a favore della malattia e della disabilità e i bambini, per essere insieme missionari di pace». Lo afferma Salvatore Pagliuca, presidente nazionale dell’Unitalsi, in occasione della presentazione del pellegrinaggio nazionale a Lourdes, avvenuta stamattina nella Città dei progetti, all’interno dell’area del santuario mariano. Ricordando la vicinanza ai più fragili, Pagliuca ricorda come «nel 2013 papa Francesco ci abbia definito ministero di consolazione: è una grande responsabilità. La nostra società di solito considera gli ammalati un mondo a parte: noi vogliamo far capire, invece, che sono pienamente cittadini di questo mondo, con i diritti e i doveri delle persone che vogliono vivere nella nostra società». Il pellegrinaggio a Lourdes è, per il presidente nazionale dell’Unitalsi, «un momento di partenza. Il pellegrinaggio deve continuare nel territorio, in ogni paese, in ogni condominio». Di qui l’auspicio che «ciascuno porti a casa la gioia, per donarla agli altri e per ritrovare pace e serenità».

«Durante il pellegrinaggio – ricorda Pagliuca – ci raccoglieremo in preghiera per prepararci anche all’appuntamento sinodale indetto da papa Francesco sul tema ‘La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo’, che avrà inizio al termine del nostro pellegrinaggio». In Italia, evidenzia il presidente nazionale dell’Unitalsi, «non ci sono solo tre milioni di disabili, ma tre milioni di famiglie con disabili. Di qui l’importanza di sostenere la famiglia che vive la difficoltà di accudire queste persone fragili». Pagliuca ha anche ricordato, tra le novità di quest’anno, la prima raccolta fondi e campagna di comunicazione a favore dei pellegrinaggi «Doniamo Colore» e la mostra fotografica «Dai colore alla vita», dove saranno esposte le foto vincitrici del concorso fotografico per dilettanti e professionisti organizzato dal Fiof (Fondo internazionale per la fotografia, video e comunicazione) in collaborazione con l’Unitalsi. «I colori – afferma il presidente – raffigurano i nostri stati d’animo. Come Unitalsi vogliamo mostrare che la vita vale sempre la pena di essere vissuta: vogliamo che per tutti sia a ‘colori’ avvicinandoli a Gesù, attraverso Maria».

Intanto sarà lanciata domani la nuova campagna di raccolta fondi e comunicazione dell’Unitalsi. «Doniamo colore» è un progetto di fund raising e comunicazione promosso dalla presidenza nazionale e sviluppato in collaborazione con Centrale Etica e Meloria Comunicazione per sostenere il pellegrinaggio, inteso non come «turismo religioso» ma come desiderio di vivere un’esperienza comunitaria intensa, profonda, piena di gioia. «La campagna nasce per promuovere e sostenere l’esperienza del pellegrinaggio per chi non avrebbe le possibilità di farlo», anticipa Marzia Tanini, consigliere nazionale dell’Unitalsi. Il tema della campagna sarà veicolato attraverso i colori abbinati a 5 tra i più importanti valori collegati a quest’esperienza: il viola per il servizio, il verde per la speranza, il giallo per la gioia, il rosso per l’amore e l’azzurro per la fede. Al donatore non verrà richiesto un mero sostegno economico, ma la condivisione di un valore con le persone che più ne hanno bisogno. «I valori, rappresentati dai 5 colori, saranno sotto forma di felpe, shopper (borsette) e braccialetti», precisa Tanini. La campagna prevede la sensibilizzazione attraverso eventi di piazza ed altre iniziative organizzate a livello locale.

Le persone verranno invitate a scattare selfie con amici utilizzando una scenografia coinvolgente creata ad hoc. Volontari Unitalsi distribuiranno i gadget colorati e divertenti per «donare colore» alla vita di poveri, malati e persone con disabilità. Paolo Celli, di Centrale Etica, spiega: «L’idea è stata quella di fare una cosa nuova, ma al tempo stesso puntando sui valori di sempre dell’Unitalsi, per trasmettere questi valori positivi con tutti coloro che vengono a contatto con l’associazione». Non si tratta, dunque, «solo di chiedere un sostegno economico, ma di condividere un valore importante». È anche, secondo Celli, «l’occasione per avvicinare anche persone un po’ al di fuori della cerchia tradizionale di sostenitori dell’Unitalsi, con una presenza sulle piazze che sarà collegata alle varie iniziative che le sottosezioni organizzano sui loro territori». Riccardo Persano di Meloria precisa che «ogni iniziativa avrà un suo radicamento sul territorio, in riferimento alle persone che si vorranno coinvolgere». La campagna «sarà declinata anche attraverso i social network con piani editoriali dedicati, perché l’Unitalsi vuole parlare con un linguaggio moderno per condividere il bene all’esterno e, al tempo stesso, per condividere le storie di chi partecipa, rendendo virale questo movimento positivo». Ci sarà sempre la possibilità anche di fare donazioni on line. La campagna proseguirà fino al pellegrinaggio 2016.