Vita Chiesa

Unitalsi a convegno «Testimoni di carità»

di Riccardo BigiNon solo Lourdes. L’Unitalsi, nata per accompagnare anziani e disabili ai principali santuari, oggi è molto di più: «I pellegrinaggi sono il culmine della nostra attività – spiega il presidente regionale, Mario Coda Nunziante – ma non avrebbero senso se la scintilla che si accende a Lourdes o a Loreto non accendesse un fuoco di preghiera e di carità che dura tutto l’anno».

La stagione dei grandi viaggi è appena terminata: è iniziata in aprile con il pellegrinaggio dei giovani a Loreto, si è conclusa con un settembre particolarmente intenso che ha visto partire dalla Toscana un treno per Loreto, due treni e quattro aerei per il Pellegrinaggio Regionale, un treno per quello della Diocesi di Firenze ed un altro per il Pellegrinaggio Nazionale a Lourdes, per un totale di 5300 pellegrini.

Adesso è il momento dei bilanci e dei programmi per il futuro: proprio di questo si parlerà nel convegno regionale che questa domenica che vede riuniti, al Saschall di Firenze, 800 delegati dalle 21 sottosezioni Unitalsi attive sul territorio regionale. «Testimoni della carità in un mondo che cambia» è il titolo scelto dagli organizzatori della giornata. Oltre ai presidenti Unitalsi di Firenze e della Toscana e al presidente nazionale, interverrà il Cardinale Ennio Antonelli, Arcivescovo di Firenze mentre nel pomeriggio porterà la sua testimonianza don Oreste Benzi, presidente dell’associazione «Papa Giovanni XXIII».

«Come ogni anno ci ritroviamo per fare il punto della situazione e per stabilire gli impegni per il futuro – spiega Mario Coda Nunziante, Presidente Regionale dell’Unitalsi -. Siamo sicuramente felici per ciò che siamo riusciti a fare, anche se ci preme sottolineare il tono spirituale dei nostri pellegrinaggi, che devono necessariamente essere momenti di crescita umana e cristiana per tutti. È la strada che dovremo necessariamente percorrere per dare un senso alla nostra associazione che da più di un secolo è vicina alle persone che soffrono». L’Unitalsi conta oltre 300 mila soci in Italia e 15 mila in Toscana e, oltre alla tradizionale attività di organizzazione di Pellegrinaggi a Lourdes, Fatima e Loreto, nel tempo ha ampliato le occasioni di incontro e di servizio verso anziani e disabili prevedendo un programma che impegna l’unitalsiano durante tutto l’anno.

«Molte attività – spiega Coda Nunziante – si svolgono nel silenzio, grazie all’operosità di tante persone: è il bello della nostra gente, umile e generosa». Molti unitalsiani partecipano anche alla vita di altre realtà associative: Azione Cattolica, Agesci, Mcl, Acli… Persone che, nel pellegrinaggio a Lourdes, trovano la forza per mettersi a servizio della Chiesa e dei fratelli durante tutto l’anno. «Nel convegno – sottolinea il Presidente – vogliamo sottolineare proprio questo: il ruolo di testimone che il cristiano, e l’unitalsiano in particolare, ha nella società: trasmettere agli altri ciò che abbiamo vissuto, condividere la nostra esperienza di preghiera e carità. In un mondo sempre più triste, dobbiamo essere capaci di portare un messaggio di gioia, di serenità, di speranza».

«Da qualche anno, oltre ai pellegrinaggi – ricorda il Vicepresidente Nazionale dell’Unitalsi, il fiorentino Ubaldo Bocci – abbiamo realizzato iniziative di grande significato spirituale e sociale. A livello locale attraverso attività di assistenza domiciliare, organizzazione di soggiorni estivi ed invernali e quant’altro necessario per superare ogni forma di emarginazione. A livello nazionale organizzando momenti di svago grazie alla disponibilità di personaggi del mondo dello spettacolo: Ron, Gianni Morandi, Adriano Celentano…».

La Toscana invade Lourdes