Vita Chiesa

Usa: vescovi, istituzione terza e indipendente riceverà segnalazioni abusi su adulti e minori

La Commissione amministrativa della Conferenza episcopale Usa ha approvato un piano d’azione rigoroso verso chi avrebbe dovuto guidare la comunità ecclesiale e ha invece fallito nel suo ruolo di pastore «causando con le proprie azioni gravi danni sia agli individui che alla Chiesa e che ha usato dell’autorità per manipolare e abusare sessualmente gli altri». Mentre non cessa la richiesta insistente di perdono a chi è stato danneggiato da membri del clero, la Commissione dichiara con fermezza che «i vescovi hanno permesso che la paura dello scandalo sostituisse la preoccupazione genuina e la cura per coloro che sono stati vittime di molestie».

Questo corpo di vescovi, presieduti dal cardinale Daniel DiNardo, sono la massima autorità della Conferenza episcopale e in virtù di questo riconoscimento hanno incaricato la Commissione per gli affari canonici e la governance di elaborare politiche chiare sulle restrizioni applicate a vescovi che si sono dimessi o sono stati dimessi per accuse di abuso su adulti, inclusi seminaristi e sacerdoti, e su minori. Inoltre si annuncia un’analisi approfondita del caso dell’arcivescovo McCarrick e vi lavoreranno esperti laici, forze dell’ordine e operatori dei servizi sociali. Si annuncia poi una vasta consultazione «con i laici e con tutto il popolo di Dio» per varare ulteriori misure e si invitano i vescovi ad azioni di preghiera e digiuno, senza perdere di vista chi ha più sofferto, le vittime e i sopravvissuti all’abuso per i quali viene rinnovato il supporto della Chiesa, come sottolineato dalla carta del 2002 sulla protezione dei bambini e dei giovani.