Vita Chiesa

VATICANO: IL PAPA INCONTRA IL COLLEGIO CARDINALIZIO

“Santo Padre, da domani il nostro Collegio Cardinalizio consterà di 193 Membri, di cui 120 sono Cardinali Elettori, mentre gli altri hanno già superato la veneranda età degli 80 anni. Dai membri che formavano parte del nostro Collegio al momento del Conclave dell’anno scorso, occorre, ovviamente sottrarre il Cardinale Joseph Ratzinger, elevato alla Cattedra di Pietro”. Così il card. Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio, si è rivolto questa mattina a Benedetto XVI nel suo indirizzo di saluto durante l’incontro con i membri del Collegio cardinalizio. Il card. Sodano ha anche ricordato i quattro cardinali Sin, Caprio, Scheffczyk e Taofinu’u, che “ora dal cielo pregheranno per noi. Li sentiamo qui spiritualmente presenti” ed ha aggiunto: “A nome di tutti i cari Confratelli Cardinali qui giunti dai vari Paesi del mondo, vorrei poi dire al Santo Padre Benedetto XVI che gli siamo tutti vicini, ogni giorno, con la nostra preghiera e con il nostro affetto in Cristo, Pastore supremo delle nostre anime”.

Questa mattina, nell’Aula del Sinodo in Vaticano, Papa Benedetto XVI ha incontrato i membri del Collegio Cardinalizio, convocati per un “momento di riflessione e preghiera” prima del Concistoro Ordinario Pubblico di domani, nel quale il Papa creerà quindici nuovi Cardinali. Dopo l’indirizzo del card. Angelo Sodano, decano del Collegio Cardinalizio, il Santo Padre ha preso la parola esprimendo ai cardinali la sua gratitudine per la partecipazione all’incontro. Esso – si legge in un comunicato diffuso questa mattina dalla sala stampa vaticana – “offre l’opportunità di trascorrere insieme un tempo di preghiera e di riflessione con quello spirito di unità e di comunione che deve caratterizzare ogni riunione ecclesiale, specialmente quando si incontrano quanti il Signore ha chiamato a posti di responsabilità nella sua Chiesa”. Il Santo Padre ha poi espresso il desiderio che l’incontro fosse consacrato “anzitutto ad alcuni argomenti quanto mai attuali”. In primo luogo gli interrogativi sempre più sentiti circa la condizione dei Vescovi emeriti; poi la questione sollevata da Mons. Lefebvre e la riforma liturgica voluta dal Concilio Vaticano II; infine le questioni connesse con il dialogo tra la Chiesa e l’Islam”.Sir