Vita Chiesa

VESCOVI REGIONI ARABE IN VISITA AD LIMINA, LA FUGA DEI CRISTIANI IN PRIMO PIANO

“La situazione dei cristiani e il problema della loro emigrazione” sono stati alcuni dei temi esposti oggi dai vescovi latini delle regioni arabe (Celra) a Benedetto XVI”. Ad affermarlo al Sir, a margine della visita ad limina degli stessi presuli in Vaticano, è il segretario generale della Celra, p. Pierre Grech. “La vita dei cristiani nelle regioni arabe è uno dei temi centrali” spiega il religioso. “La visita di Bush in Israele e Cisgiordania – afferma – potrebbe sbloccare la regione. Mai prima d’ora si erano sentite dal presidente Usa dichiarazioni come quelle fatte nella visita. Bush potrebbe fare molto per trovare una soluzione, ad esempio, al problema dei visti, delle tasse, del muro di separazione, del passaggio a Gerusalemme. Ma bisogna dare concretezza agli auspici prima che i cristiani siano andati tutti via”. Padre Grech, infine, rivela l’abbraccio di Bush ad una religiosa irachena alle Beatitudini: “ha voluto fare scendere le suore nonostante il parere contrario della sicurezza e le ha salutate tutte singolarmente, abbracciando, in particolare, una religiosa irachena. E’ stato molto bello”. Tuttavia, dice il segretario della Celra, “i problemi dei cristiani non si limitano solo alla Terra Santa ma riguardano anche, in special modo, l’Iraq e il Libano. Quest’ultimo è un Paese distrutto materialmente e spiritualmente”. I vescovi della Celra, con quelli europei e nordamericani, si incontreranno in questi giorni a Roma e “forse verremo tutti ricevuti dal Segretario di Stato, card. Tarcisio Bertone”. “Una felice coincidenza”, per mons. Twal, questo incrocio di vescovi tra Roma-Gerusalemme: “all’inizio l’accavallamento di date, la visita del gruppo di coordinamento e quella ad limina, ci è sembrato un problema ora invece si rivela una ricchezza. Per di più tra i vescovi nordamericani dobbiamo registrare la novità della presenza del Canada. E’ bello vedere che le chiese prendono a cuore la condizione delle comunità sorelle di Terra Santa sostenendole materialmente e spiritualmente”. La speranza, adesso, è che anche “la situazione politica della Regione possa migliorare. La visita di Bush potrebbe essere uno stimolo ma servono leadership forti e convinte di negoziare per la pace. A livello internazionale ora c’è più coscienza speriamo che maturi anche a livello locale”. (dnr)Sir