Vita Chiesa

Vaticano: nessun allarme su pensioni presenti e future

I due organismi rendono nota in modo ufficiale la situazione attuariale, patrimoniale e reddituale del Fondo così come risulta dai Bilanci Tecnici attuariali redatti dall’attuario certificatore e dai Bilanci di esercizio regolarmente approvati dalla Segreteria di Stato. Circa l’aspetto attuariale, si rileva il «sostanziale equilibrio tra risorse disponibili e impieghi verso gli attuali e futuri pensionati», grazie anche ad interventi (approvati dalla Segreteria di Stato su proposta del Consiglio di Amministrazione) sia in ambito contributivo (aumento di aliquote nel corso degli anni fino ad arrivare all’attuale aliquota del 26% sull’ammontare delle retribuzioni imponibili) sia in ambito delle prestazioni (allungamento di due anni della vita lavorativa che ha fissato l’età di pensionamento a 67 anni per i laici e a 72 anni per gli ecclesiastici e i religiosi).

I Bilanci di esercizio evidenziano, nel corso degli anni, la solidità anche della struttura patrimoniale e finanziaria del Fondo stesso. Il rapporto di copertura del Fondo Pensioni (funding ratio) è del 95%. Esperti del settore rilevano che, mediamente, i grandi Fondi pensioni internazionali raggiungono una copertura dell’80%. Sul piano più strettamente reddituale, la situazione economica e patrimoniale dell’ente registra il progressivo incremento delle risorse finanziarie e immobiliari sia con i mezzi propri che, dal 1993 al 2013, sono mediamente aumentati di € 22.256.196 l’anno, sia per l’andamento in crescita dell’utile d’esercizio, che, negli ultimi 6 anni è passato da € 23.583.882 ad € 26.866.657, importi sufficienti a coprire il costo attuale delle pensioni.

A completamento del quadro, si evidenzia che il patrimonio del Fondo, al 31 dicembre 2014, è di € 477.668.000. Aggiungendovi l’avanzo preventivo di gestione previsto per il 2015 nella misura di € 27.140.000, è ipotizzabile, al 31 dicembre 2015, una consistenza patrimoniale di oltre 504 milioni di euro, a conferma della reale solidità del Fondo, che è passato da uno stanziamento iniziale di 10 miliardi delle vecchie lire italiane nel 1993 ad oltre 500 milioni di euro in poco più di venti anni.