Vita Chiesa

Veglia pasquale: card. Betori, «solo la luce della Risurrezione riscatta dal non senso situazioni di angoscia e dolore»

«La forza della risurrezione entra nelle concrete condizioni della storia, soprattutto nelle condizioni di sofferenza, non negandone l’evidenza, ma orientandola verso un oltre che è la vita stessa di Dio, che fin d’ora opera in chi l’accoglie e la fa diventare un germe di trasformazione del mondo mediante l’amore. Solo questa luce è capace di riscattare dal non senso le situazioni di angoscia e di dolore». Lo ha affermato ieri sera l’arcivescovo di Firenze, mons. Giuseppe Betori, nell’omelia pronunciata nel corso della Veglia pasquale che ha presieduto in cattedrale.

«La storia del mondo, quella di ciascuno di noi, è attraversata e illuminata dalla risurrezione di Gesù», ha ricordato il cardinale, sottolineando che «questa luce deve risplendere nella vita dei battezzati per essere traccia di orientamento per l’umanità tutta, come servizio esigente alla verità». «Un servizio – ha notato Betori – reso possibile dalla forza dello Spirito significata nell’olio del sacro Crisma, con cui i battezzati vengono unti, a significare la dignità della vita dei figli di Dio e a conformare la loro esistenza a quella di Cristo su cui lo Spirito riposa».

L’arcivescovo ha anche evidenziato che «la risurrezione di Gesù, come evento che riguarda la materialità del suo corpo e che si colloca nella continuità storica di una vicenda umana, apre ai suoi discepoli l’orizzonte di un modo nuovo di guardare alla vita e di lasciarla permeare della novità di Cristo». «La lotta tra la luce e le tenebre – ha proseguito – non appartiene a una sfera altra rispetto a questo mondo, non ha un significato solo simbolico o addirittura mitologico, ma ha a che fare con questa terra, perché il Risorto è vivo tra noi, e l’efficacia della sua presenza si manifesta nelle forme nuove e buone che il mondo assume quando si lascia permeare dal suo amore tramite i nostri gesti di amore».