Vita Chiesa
Verona 2006: la macchina si è messa in moto
Lunedì scorso la Conferenza Episcopale Toscana ha esaminato, nella sua assemblea all’eremo di Lecceto sulle colline fiorentine, le scadenze che segnano il cammino di preparazione e che nei prossimi mesi impegneranno tutte le diocesi. I vescovi toscani hanno anche nominato i quattro referenti che rappresenteranno la Toscana al comitato organizzativo nazionale: accanto al vescovo di Pescia Giovanni De Vivo ci saranno monsignor Andrea Drigani, il delegato regionale di Azione Cattolica Enzo Cacioli e la presidente diocesana dell’Ac di Pisa Anna Catarsi. In questi giorni, intanto, le varie diocesi devono provvedere anche a nominare un responsabile diocesano, che dovrà affiancare il vescovo nell’organizzazione del cammino di preparazione e che farà da punto di riferimento per il comitato nazionale.
Nelle prossime settimane (la scadenza ultima è il 31 dicembre) le diocesi dovranno anche indicare i rappresentanti diocesani che parteciperanno al convegno di Verona. «Ogni diocesi – spiega monsignor De Vivo – potrà inviare almeno 4 rappresentanti, oltre al Vescovo; le diocesi più grandi, in base alla popolazione, avranno diritto a qualche rappresentante in più». In totale, alla Toscana ne spettano 35. Ogni rappresentante dovrà anche indicare l’ambito di discussione a cui intende partecipare. La richiesta, dal comitato organizzativo, è che nella delegazione ci siano almeno un prete, un religioso o una religiosa, due laici (un uomo e una donna).
Alle diocesi viene anche chiesto di avviare un cammino di riflessione, utilizzando la traccia predisposta dalla Cei (scaricabile anche dal sito www.toscanaoggi.it, nella sezione documenti). «Le diocesi toscane – sottolinea De Vivo – si sono già messe in moto, inserendo questa riflessione all’interno del cammino diocesano. Le modalità verranno scelte secondo le diverse situazioni e le diverse possibilità: alcuni hanno in programma un convegno diocesano sull’argomento, altri affideranno il compito di elaborare un documento al Consiglio Pastorale Diocesano». In ogni caso, i contributi delle diverse diocesi saranno raccolti entro la Pentecoste e affidati alla commissione regionale che, entrò il 31 luglio, dovrà realizzare la sintesi da mandare a Roma.