Vita Chiesa

Volterra festeggia le martiri ragazzine

di Alessandro FuriesiDomenica 12 ottobre la diocesi di Volterra è convocata in Cattedrale per la celebrazione conclusiva del 17° centenario del martirio delle sante Attinia e Greciniana. Due splendide figure, donne e laiche, che trovarono la morte per la fede durante la persecuzione degli imperatori Diocleziano e Massimiano nel 303. Originarie del territorio di Casole d’Elsa, in diocesi di Volterra, la tradizione religiosa le vuole sorelle coraggiose e fedeli nell’annuncio e nella testimonianza del Vangelo nella città etrusca, allora sottomessa al dominio romano. Dopo il martirio subìto, secondo la tradizione, con lancia e spada, le loro spoglie furono sepolte sulle pendici del monte volterrano, nei pressi della voragine delle Balze. Dopo un oblio di diversi secoli, nel 1140 i loro corpi furono ritrovati, durante uno scavo, dai Monaci Camaldolesi della Badia di San Giusto che era sorta, appunto, in quei paraggi. Una memoria in marmo ed una lamina in piombo identificava i resti mortali delle due Sante che furono immediatamente traslati sotto l’Altare Maggiore della Badia. Nel 1814 poi, quando i Monaci Camaldolesi stavano per abbandonare la Badia, le reliquie delle Sante furono solennemente traslate in Cattedrale, dove ancor oggi riposano. Dal ritrovamento dei corpi fino ai nostri giorni, il culto di Attinia e Greciniana è andato rafforzandosi ed identificandosi attraverso i secoli, grazie anche all’esecuzione di pregevoli opere d’arte, pitture e sculture, che le raffigurano e che si devono sia a celebri maestri di fama come il Ghirlandaio e Cosimo Daddi, sia ad artisti locali. Domenica scorsa il vescovo Mansueto Bianchi ha benedetto la restaurata cappella intitolata alle due martiri, sul luogo in cui, secondo la tradizione, subirono il martirio. Lì ha accolto le Reliquie delle Sante che, durante l’estate, erano state ospitate dalla parrocchia di Casole d’Elsa. Da mercoledì 8 a venerdì 10 si è tenuto il triduo di preghiera, predicato dai vescovi Santucci, Coletti e Giovannetti. Questa domenica la conclusione: alle 16,30, sarà l’arcivescovo di Firenze Ennio Antonelli, a presiedere la concelebrazione eucaristica. Al termine si snoderà per le vie della Città la processione con le reliquie delle Sante; la conclusione è prevista in Piazza dei Priori con la benedizione del vescovo Bianchi.