Vita Chiesa
Monastero di Siloe, dove si può condividere la vita dei monaci
Su un colle che domina la valle d’Ombrone, in provincia di Grosseto, una piccola comunità invita a partecipare alla loro vita comunitaria

di padre Giuseppe Piva
«Il padre Cassiano raccontò: “Mi recai in Egitto assieme al santo Germano da un anziano che ci ospitò. Gli chiedemmo: come mai nell’ospitare dei fratelli forestieri non osservate la regola del digiuno quale l’abbiamo ricevuta in Palestina? Il digiuno è sempre con me – rispose – mentre non posso trattenere voi con me sempre. Il digiuno è certo utile e necessario, ma dipende dalla nostra scelta, mentre la legge di Dio esige l’adempimento della carità come dovere assoluto. Poiché in voi accolgo Cristo, devo servirvi con tutto il mio zelo; quando vi avrò congedati, potrò riprendere la regola del digiuno”».
«Siamo andati a visitare un vecchio che ci fece mangiare. Benché fossimo sazi, ci invitava a prendere ancora qualche cosa. Gli risposi che non volevo più niente. Allora mi disse: “Ho apparecchiato sei volte la tavola oggi per ricevere fratelli di passaggio. Ho mangiato io pure sei volte per incoraggiarli e ho ancora fame. E tu che hai mangiato solo una volta, sei talmente sazio che non puoi prendere più niente?”».
Questi brani, tratti dalle Istituzioni cenobitiche di Giovanni Cassiano, ci portano indietro di tanti secoli (seconda metà del IV sec.), nel deserto dell’Egitto, luogo di dimora di eremiti dall’ascesi rigorosa, e ci mostrano come l’ospitalità sia un elemento fondamentale della vita monastica fin dalle origini e come la carità verso l’ospite abbia un valore superiore a tutte le altre pratiche ascetiche.
San Benedetto concorda pienamente con la tradizione anteriore e resta fedele allo stesso spirito e apre il cap. 53 della Regola con queste indicazioni «Tutti gli ospiti che arrivano al monastero saranno ricevuti come il Cristo, perché dirà un giorno: “Sono stato vostro ospite e voi mi avete accolto”».
Nei secoli, i monasteri sono diventati luoghi di accoglienza di pellegrini, di persone in cerca di accompagnamento spirituale, luoghi di formazione e di studio: tante modalità diverse per che devono però avere come sfondo la prospettiva spirituale che la tradizione ci ha consegnato.
Fatte queste considerazioni, una domanda si pone: quale ospitalità può offrire il nostro monastero di Siloe? Siamo una piccola comunità, abbiamo una possibilità molto ridotta di accoglienza, non siamo strutturati per corsi biblici o di spiritualità…
Il vissuto di questi anni ci ha dato una risposta: possiamo condividere il nostro cammino, la nostra esperienza di ricerca di Dio, nella semplicità della quotidianità.
Principalmente quindi la nostra ospitalità è rivolta a singole persone che possono partecipare a vari momenti della vita comunitaria (preghiera, pasti..) e che, se lo desiderano, possono usufruire nei giorni di permanenza dell’accompagnamento spirituale. E tutti i monaci, in modo diretto o indiretto, partecipano a quest’accoglienza perché tutti gli ospiti possano sentirsi «a casa».
L’evento
Dal 7 al 21 luglio il simposio di scultura Incontro coi vescovi Lojudice e Giordano
Dal 7 al 21 luglio 2025, il Monastero di Siloe, immerso nella quiete di Poggi del Sasso, apre nuovamente le sue porte all’arte e alla riflessione con la seconda sessione del simposio di scultura, nell’ambito degli «Incontri dal mondo d’arte». L’iniziativa, realizzata con il patrocinio del Vaticano, della diocesi di Grosseto e delle autorità civili e religiose del territorio, propone un programma ricco di eventi che intrecciano spiritualità, cultura e dialogo interreligioso.
Il primo appuntamento è previsto per lunedì 7 luglio alle ore 20.45, con la presentazione ufficiale degli artisti partecipanti e un incontro significativo con Izzedin Elzir, imam di Firenze, che condividerà la sua esperienza di dialogo e convivenza tra culture e religioni. Un’occasione preziosa per avviare il simposio nel segno dell’apertura e del confronto.
Il programma prosegue venerdì 11 luglio, con una conversazione sul tema del monachesimo guidata da padre Stefano Piva alle ore 18. A seguire, alle ore 19, verrà celebrata la Messa solenne nella festa di san Benedetto, presieduta da padre Rodolfo Cetoloni, vescovo emerito di Grosseto. La giornata si concluderà con un momento di agape fraterna, espressione di comunione e condivisione tra i partecipanti.
Lunedì 14 luglio alle ore 20.45 si terrà un incontro dal titolo «Pellegrini nella Terra Santa ferita», con la partecipazione del cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza episcopale toscana, arcivescovo di Siena e vescovo di Montepulciano, insieme a monsignor Bernardino Giordano, vescovo di Grosseto e di Pitigliano. Sarà un momento di testimonianza intensa e profonda sulle sfide e le speranze che attraversano la Terra Santa, luogo di fede e ferite.
La partecipazione agli eventi richiede la prenotazione al numero 347.9540768. Gli «Incontri dal mondo d’arte» rappresentano un invito aperto a tutti, credenti e non, per vivere giornate di bellezza, ascolto e condivisione, nel suggestivo contesto del monastero di Siloe, dove l’arte incontra la spiritualità e la fraternità diventa esperienza concreta.
Comunità monastica di Siloe
Monastero dell’Incarnazione
Strada San Benedetto 1 Poggi del Sasso – Grosseto
Tel. 0564 990415 Padre Mario, priore: 347 9540768
La preghiera comunitaria é così strutturata: 5.30 Ufficio delle letture – 7.30 Lodi – 12.30 Sesta – 18 Messa e vespro – 20.45 Compieta. Chi lo desidera può partecipare alla preghiera della Comunità.