Agricoltura

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Una stretta contro la burocrazia matrigna che spegne il sogno di migliaia di giovani che vogliono lavorare in campagna, il moltiplicarsi dei cinghiali e la necessaria strategia di promozione del sistema agroalimentare toscano sono stati i temi al centro dell’incontro tra il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi, accompagnato dal direttore regionale Angelo Corsetti, con l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Remaschi.

La Toscana registra ottime performance nel segmento del vino, con un valore che supera 1 miliardo di euro, collocandosi al quinto posto della classifica nazionale per l’impatto economico delle Indicazioni geografiche del cibo e della filiera del vino. A darne notizia, Coldiretti Toscana sulla scorta dei dati del Rapporto 2019 di Ismea – Qualivita.

Il mercato dell’agricoltura di precisione in Italia vale oltre 400 milioni di euro. Il dato è importante e indica chiaramente il livello economico e tecnologico di questa particolare attività nella quale sono presenti sistemi gps, droni, sensori nei campi, etichette intelligenti fino a sistemi di avanguardia nella produzione ecocompatibile. È quanto emerge da un’analisi Coldiretti su dati dell’Osservatorio Smart AgriFood. 

Un’annata 2019 drammatica per il miele toscano, con un crollo delle produzioni dell’85% dovuto alle condizioni climatiche; una concorrenza insostenibile dei paesi extraeuropei, Cina in primis, che possono contare su costi di produzione minori di cinque volte e di regole meno «stringenti» che però lasciano dubbi sulla qualità del prodotto finale. È allarmante secondo Cia Agricoltori Italiani della Toscana il quadro regionale e nazionale del mercato del miele che emerge.    

La Regione Toscana vara un pacchetto da 18 milioni per sostenere i giovani che danno vita a un'impresa agricola. La misura rientra nell'ambito del programma di sviluppo rurale 2014-2020 e prevede un premio di 30 mila euro (40 mila nelle zone montane) e l'accesso a contributi pari al 50% (60% nelle aree di montagna) degli investimenti sostenuti per l'ammodernamento di strutture, dotazioni aziendali e per la diversificazione produttiva. 

Nel 2018 le aziende agrituristiche autorizzate in Italia sono 23.615 (+0,9% sul 2017). La dinamicità del settore emerge dall'aumento del numero di Comuni (5.034 su 7.960) che ospitano agriturismi (+2,9%), delle presenze (+5,6%) e degli arrivi (+5,9%). Lo rende noto oggi l'Istat diffondendo il report «Le aziende agrituristiche in Italia» relativo all'anno 2018.