Andrea Riccardi ha aperto ieri pomeriggio a Madrid l'Incontro internazionale nello «Spirito di Assisi» che quest'anno ha per tema «Pace senza confini». Gli interventi dell'Alto commissario Onu per i rifugiati, del presidente della repubblica Centrafricana e del Metropolita di Volokalamsk Hilarion.
Mare
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Sono finora 5.853 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane da inizio anno, di cui 229 negli ultimi 7 giorni. Rispetto agli anni scorsi, si è registrata una diminuzione delle persone arrivate in Italia via mare del 71,48% sul 2018 (furono 20.525) e del 94,17% sul 2017 (100.310). Il dato è stato diffuso oggi dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina.
La Guardia costiera farà sbarcare «per motivi sanitari» le ultime 31 persone rimaste a bordo della nave «Mare Jonio». Oggi il Viminale ha diffuso i dati degli sbarchi: da inizio anno oltre 5.200 persone sbarcate sulle coste italiane. Ad agosto oltre di 1.200 arrivi.
Il personale sanitario di bordo della Mare Jonio ha inviato, stamani, alle autorità competenti una nuova richiesta urgente di entrata in porto della nave, a causa del rischio di emergenza igienico-sanitaria.
«Dopo 14 giorni di inutili sofferenze, i 356 sopravvissuti a bordo di #OceanViking sbarcheranno a #Malta». Lo annuncia su Twitter Medici Senza Frontiere, che assieme a Sos Mediterranée è alla guida dell’imbarcazione che ha compiuto diversi interventi nel Mediterraneo per salvare migranti in balia del mare.
«La situazione è disperata. Mancano le parole». Il diciannovesimo giorno in mare per i naufraghi sulla nave Open Arms si apre con un uomo che si butta in mare per cercare di raggiungere le coste di Lampedusa, subito recuperato dalla guardia costiera.
Veronica Alfonsi, coordinatrice della sede italiana di Proactiva Open Arms, ha spiegato al Sir come la Open Arms, con il suo carico di 107 migranti, non sia nelle condizioni di poter raggiungere l'isola spagnola di Minorca, come prevede l'accordo tra i governi spagnolo e italiano.
«Quello che sta avvenendo con le 138 persone da troppi giorni stipate sulla Nave Open Arms senza possibilità di essere sbarcate ci sembra una provocazione disumana». Lo affermano in una nota i presidente di Libera e di Pax Christi. Sulla vicenda interviene anche l'Unicef che chiede protezione anche per i minori sulla Ocean Viking.
«La situazione a bordo si sta deteriorando giorno dopo giorno. Le condizioni psicologiche delle persone salvate da Open Arms peggiorano di ora in ora. Non credo che ad oggi quelle persone possano aspettare un minuto in più». E’ l’appello degli operatori di Mediterranean Hope da Lampedusa perché la situazione di stallo finisca. E il presidente Fcei, Luca Negro, avverte: «E’ inutile appellarsi strumentalmente a Maria perché Maria è colei che ha detto di sì ed è il simbolo dell’accoglienza».
Su venti punti campionati lungo le coste, 7 sono risultati «fortemente inquinati» e 2 «inquinati». All’Isola d’Elba oltre i limiti di legge le cariche batteriche a Mola, Punta della Rena e a Marciana Marina, al Moletto del Pesce.