La strategia per ricollocare i rifugiati in Europa prevede la creazione di centri di identificazione e «smistamento» nei Paesi di primo arrivo. L’Italia si sta attrezzando: già funziona «in via sperimentale» l’hotspot di Lampedusa; entro novembre ne dovrebbero essere approntati altri a Pozzallo, Porto Empedocle, Trapani. Poi Taranto e forse Augusta. Le reazioni di Caritas e Migrantes
Mare
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Di 400 persone a bordo di un barcone affondato ieri sera a largo delle città di Zuwara, sulla costa libica, solo 201 sono state tratte in salvo, ma si teme che gli altri siano morti, intrappolati nello scafo affondato.
L’Operazione «Mare Sicuro 2015», finalizzata alla sicurezza delle attività turistico-balneari ed all’incolumità delle persone, ha superato il giro di boa e per la Guardia Costiera della Toscana è tempo di tracciare un primo bilancio.
Quarantanove persone morte per asfissia nella stiva di una nave partita dalle coste libiche, a Sud di Lampedusa; 2.500 morti accertati dall’inizio del 2015. «Sono - commenta Antonio Russo, responsabile nazionale Acli per l’immigrazione - le nuove vittime dell’indifferenza e di politiche che, piuttosto che preoccuparsi della vita degli esseri umani, assistono con cinico calcolo al ripetersi di una tragedia umanitaria senza uguali nella storia» del Mediterraneo.
In Toscana emergenza per i diportisti della domenica che usano il mare come piste da formula Uno: nel 2014 in Toscana 284 infrazioni, 284 persone denunciate e arrestate, terza regione in Italia
Il Santuario per i mammiferi marini è un’area protetta internazionale (di 96.000 ettari a forma di quadrilatero) istituita agli inizi del Duemila grazie ad un accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco.
«Goccia», rimasta impigliata otto mesi fa nelle reti da pesca, è stata restituita al mare nelle acque dell’Area Marina Protetta delle Secche della Meloria.
I racconti sono stati raccolti direttamente sul campo dagli operatori dell'organizzazione umanitaria Medici per i diritti umani (Medu) e comprovati da visite mediche e psicologiche. Un autentico catalogo degli orrori. Il resoconto è confluito nel rapporto «Fuggire o morire. Rotte migratorie dai Paesi sub-sahariani verso l'Europa»
Una riflessione a margine delle polemiche suscitate dalla lettera sull'accoglienza agli immigrati dei vescovi del Triveneto. Dimenticare i problemi delle periferie del mondo, quelle in cui si muore per inedia e pandemie, dove si combattono guerre sanguinose in nome del «dio denaro» o imperversano regimi dittatoriali che tutelano, sempre e comunque, interessi faziosi, significa, davvero, essere fuori dal tempo e dalla Storia.
Sabato 1 agosto la nave Bourbon Argos, una delle navi di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere (Msf), ha effettuato due operazioni di salvataggio di 111 e 107 persone. Durante la seconda operazione, il team di Msf ha recuperato 5 corpi senza vita - quattro donne e un uomo - che viaggiavano a bordo di un gommone insieme alle 107 persone.