Giglio centro della prevenzione e sicurezza in mare, sede permanente della conferenza europea in materia, magari con scadenza biennale. E' l'ultima proposta del presidente Rossi per il rilancio dell'Isola, coinvolta nel peggior disastro navale mai visto nel Mediterraneo .
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Una boa, un sacco con un paio di pantoloni e un giubbotto salvagente. Sopra a tutti il logo di Costa, ad indicarne con chiara evidenza l'origine. Sono fuoriusciti dalla Concordia ed arrivati nel pomeriggio di ieri sulla spiaggia dell'Arenella, nascosta da un promontorio dietro la scogliera dell'isola del Giglio dove la nave da crociera si è adagiata due anni e mezzo fa ed ora rialzata.
La Concordia lascerà l'isola del Giglio martedì, otto giorni dopo l'avvio della fase di rigalleggiamento iniziata lunedì e dopo oltre novecento giorni da quando, il 13 gennaio 2012, naufragò nel mare toscano. Troppo sfavorevoli le previsioni del tempo per partire lunedì.
Una volta che la Costa Concordia se ne andrà via dall'isola, sostenuta dal suo «ciambellone» di trenta cassoni di acciaio e trainata da due rimorchiatori a prua ed altrettanti di supporto a poppa già arrivati al Giglio, subito inizieranno le operazioni di ripristino del fondo e dell'ambiente marino.
Il ponte sei è già riaffiorato. Nel quarto giorno dall'inizio delle operazioni di rigalleggiamento si lavora soprattutto sott'acqua, a distendere e collegare le catene sotto lo scavo. Aspettando intanto che la Concordia si risollevi ancora e sia pronta a lasciare l'isola dove si è spiaggiata due anni e mezzo fa, sono arrivati ieri i primi risultati delle analisi delle acque campionate lunedì.
Il temporale della notte su Giglio Porto non ha influenzato le operazioni per il rigalleggiamento avviate sul relitto della Concordia. La "fase 9" delle 34 in cui è suddiviso il programma si è appena conclusa; dopo l'arrivo del traghetto delle 8 e 30 è partito il blocco del traffico navale della durata di sei ore e si passerà alle fasi 10 e 11 che precedono il rigalleggiamento vero e proprio.
Il presidente della Regione ha detto che intende «evitare contenziosi» e quindi ha dato il suo assenso alla ordinanza che consentirà di trasportare a Genova il relitto della Costa Concordia. Ma ha chiesto «contestualmente che il Governo dia attuazione all'Accordo di programma per Piombino, che prevede l'assegnazione a quel porto di 44 mila tonnellate di navi militari da smaltire»
L'Osservatorio per il recupero della Costa Concordia, riunitosi oggi a Firenze (Palazzo Cerretani in piazza dell'Unità), ha proseguito il lavoro di esame dei documenti e delle procedure in vista del rigalleggiamento e del prossimo spostamento del relitto.
Le operazioni di rimozione della Costa Concordia dall'Isola del Giglio inizieranno il 14 luglio. La conferma arriva dall'amministratore delegato di Costa Crociere, Michael Thamm, oggi a Trieste, a margine della sigla di un accordo con la Regione Friuli Venezia Giulia sul turismo crocieristico.
«Intensificheremo quanto più possibile i controlli contro l'inquinamento e per la tutela del mare». Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha commentato la decisione del governo di trasferire il relitto della Costa Concordia nel porto di Genova.