Mare

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Entro la fine del 2015, con un piano articolato in quattro fasi, dovrà essere concluso il ripristino ambientale nella parte dell'isola del Giglio dove era naufragata la Costa Concordia. è questo l'esito dell'incontro che si è svolto a Palazzo Strozzi Sacrati tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (in qualità di coordinatore per le attività di recupero ambientale, nominato dal Governo a seguito della rimozione della Concordia dal Giglio), il sindaco Sergio Ortelli, i rappresentanti di Costa Crociere, i rappresentanti del Club degli Assicuratori e l'Osservatorio ambientale, curato dall'Università La Sapienza di Roma.

Frontiere (nazionali) e identità (europea), responsabilità (verso i cittadini Ue e verso chi cerca, da profugo, una vita dignitosa) e solidarietà (risposte comuni a problemi comuni), visione politica e progetti fattibili: è questa la via maestra per affrontare l'intera e vasta gamma delle sfide che l'Europa ha di fronte, migrazioni comprese.

Tutti hanno ragione e probabilmente nessuno ha torto. Ma intanto nel Mediterraneo si continua a morire, mentre proseguono gli sbarchi sulle coste italiane. La diatriba che ha visto ancora una volta protagonisti nei giorni scorsi il Governo italiano e la Commissione Ue pone un problema reale: a chi spetta tendere la mano ai migranti provenienti dal nord Africa? Chi si deve far carico dei costi delle operazioni di salvataggio e della successiva accoglienza?

“Mare nostrum” è stata “la più imponente operazione militare umanitaria nel Mediterraneo dell’Italia”, di fronte alla drammatica situazione di migliaia di persone in fuga, soprattutto dalla Siria e dall’Eritrea. Lo afferma oggi il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Gian Carlo Perego, dopo le recenti dichiarazioni del ministro dell’Interno.

25 mezzi nautici, 80 uomini impiegati in mare ed a terra, nonché più di 20 uomini in turno continuo 24 ore su 24 nelle sale operative. E’ l’assetto di vigilanza e sicurezza predisposto dalla Guardia Costiera della Direzione Marittima della Toscana che assumerà il massimo livello di prontezza operativa nel lungo weekend di ferragosto.

Il divieto di balneazione tra Viareggio e Lido di Camaiore, a causa della presenza di colibatteri superiori ai limiti di legge, è anche dovuto alla mancata realizzazione interventi che, secondo la Regione Toscana, dovevano essere già realizzati a cura del gestore del servizio idrico integrato.

Una boa, un sacco con un paio di pantoloni e un giubbotto salvagente. Sopra a tutti il logo di Costa, ad indicarne con chiara evidenza l'origine. Sono fuoriusciti dalla Concordia ed arrivati nel pomeriggio di ieri sulla spiaggia dell'Arenella, nascosta da un promontorio dietro la scogliera dell'isola del Giglio dove la nave da crociera si è adagiata due anni e mezzo fa ed ora rialzata.