Mare

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Nei mesi estivi, mentre in città le parrocchie si spopolano e spesso sospendono le attività pastorali, riducendo anche il numero delle Messe domenicali, nelle zone di villeggiatura (al mare ma anche sulle colline o nei paesi di campagna) il numero delle persone presenti si moltiplica notevolmente. E molte comunità parrocchiali si impegnano per offrire a turisti e villeggianti non solo l’opportunità di partecipare nel modo migliore alla Messa domenicale, ma anche per trovare durante i mesi di vacanza occasioni di preghiera, di meditazione, di crescita culturale e spirituale.

Per la rimozione della Costa Concordia, «una delle ipotesi che è sembrata emergere è il raddrizzamento a fine estate per poi andare al rigalleggiamento e quindi al trasferimento a primavera prossima». Lo ha detto Maria Sargentini, presidente dell'Osservatorio per il monitoraggio della rimozione della Costa Concordia, facendo il punto sui lavori con i giornalisti a Firenze. 

Meno pesce fresco in tavola per effetto della crisi e a risentirne sarà anche la nostra salute. La crisi fa scendere i consumi di pesce italiano (-16%) al di sotto dei limiti di guardia: ogni consumatore dovrebbe - a questo punto è d’obbligo il condizionale - consumare almeno 20 chili di pesce all’anno. Ma non è così, almeno non più.

Pubblichiamo il testo integrale dell'omelia pronunciata da Papa Francesco durante la Messa celebrata sull'isola di Lampedusa, in occasione del suo primo viaggio pastorale, lunedì 8 luglio 2013.

Monsignor Mariano Crociata suggerisce una rilettura del gesto compiuto oggi da Papa Francesco, a partire dal suo straordinario coinvolgimento personale: «Con la sua sensibilità ha mostrato cosa significa non diventare preda dell’indifferenza». Ed ancora: «Invita ad andare oltre tutti gli schemi, i preconcetti e tutte le abitudini, per vedere la nuda umanità e la cruda sofferenza che tocca tutti, al di là delle appartenenze e degli interessi politici».

(Lampedusa) - Una visita «estremamente positiva: il Papa ha dato al mondo una testimonianza. Lui spera che resti»: questo il bilancio di padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede, incontrando poco fa i giornalisti nella sala stampa allestita davanti al campo sportivo di Lampedusa, dove oggi si è celebrata la messa con 10mila persone accertate.

Ho sentito che dovevo venire quando ho saputo dei drammi, dei morti in mare. Così si è presentato Papa Francesco oggi a Lampedusa. Dobbiamo contrastare la cultura del benessere che ci rende insensibili alle grida degli altri e che ci porta alla globalizzazione dell'indifferenza. Lo ha detto nell'omelia della Messa, con voce sommessa. Di fronte alle notizie dei tanti, troppi morti, ha detto il Papa, ho sentito che dovevo venire qui oggi a pregare, a compiere un gesto di vicinanza, ma anche a risvegliare le nostre coscienze perché ciò che è accaduto non si ripeta. E dobbiamo chiedere a Dio di cancellare l'indifferenza che ci rende tutti come Erode che uccide i bambini, anche chi prende decisioni socio-economiche che sono all'origine di questi drammi.

(Lampedusa) - «Quest'isola è lampada accesa perché non si pensi più in termini di emergenza o di semplice accoglienza, ma a promuovere politiche adeguate di giustizia e di rispetto di ogni vita umana». Sono le parole di monsignor Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, nel suo saluto al Papa al termine della liturgia penitenziale, davanti alla statua della Madonna di Porto Salvo, tanto venerata dai lampedusani.