Agesc

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In dirittura d'arrivo gli otto decreti legislativi attuativi della legge 107/2015 sulla «Buona scuola» che dovranno essere emanati entro il 17 aprile, ma per le associazioni rappresentative della scuola paritaria gli attuali schemi mettono a rischio la parità e l'effettiva libertà di scelta delle famiglie. La parola a Fism, Agesc e Fidae.

L’Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche) informa in una nota che è «confermata la possibilità stabilita dalla legge 107/2015 per chi frequenta la scuola paritaria di portare in detrazione la spesa sostenuta per la frequenza sino a un massimo di 400 euro, con un risparmio (o un recupero) d’imposta pari a 76 euro, cioè il 19% di detrazione».

Grande successo di pubblico per la prima edizione del Festival della scuola che ha coinvolto 36 istituti scolastici della Versilia, di Lucca e provincia e di Pisa. Nel corso di 4 cerimonie la presidente provinciale AGESC di Lucca e presidente del Festival della scuola, Michela del Carlo, ha consegnato gli attestati agli alunni ed alunne che si sono particolarmente distinti.  Sono stati premiati gli studenti e i loro docenti.

«Siete depositari del dovere e del diritto primario e irrinunciabile di educare i figli, aiutando in tal senso in maniera positiva e costante il compito della scuola. Spetta a voi il diritto di richiedere un’educazione conveniente per i vostri figli, un’educazione integrale e aperta ai più autentici valori umani e cristiani». È quanto ha ribadito oggi Papa Francesco parlando, in udienza, ai rappresentanti dell’Associazione dei genitori delle scuole cattoliche (Agesc), nella ricorrenza dei quarant’anni della fondazione. 

“Gettare ponti: non c’è sfida più nobile!” E’ l’esortazione di Papa Francesco all’Agesc, Associazione genitori scuole cattoliche, ricevuta in Vaticano a 40 anni dalla sua fondazione. Fondamentale – ricorda il Papa – costruire unione dove avanza la divisione, generare armonia quando sembra avere la meglio la logica dell’esclusione e dell’emarginazione. Ma è necessario che i genitori non si sottraggano al loro compito di guidare i figli verso un’educazione integrale e aperta ai valori cristiani, una cultura non ideologica ma chiamata a favorire l’armonia delle diversità.