Azione Cattolica

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Nel cuore del cristiano c’è sempre la gioia. E’ il pensiero che Papa Francesco ha regalato ai tanti ragazzi dell’Azione Cattolica Italiana ricevuti in Vaticano. Una gioia che nasce con la venuta di Gesù, con la scoperta che Dio ci ama e non ci abbandona soprattutto quando le cose vanno storte o gli amici ci deludono. “Il nostro Padre – ha affermato il Papa - ci è sempre fedele e non smette un istante di volerci bene, di seguire i nostri passi e anche di rincorrerci quando ci allontaniamo un po’”. Ma la gioia – ha rammentato – va condivisa e testimoniata in famiglia, a scuola, in parrocchia.

«Quando siamo un po’ tristi, quando sembra che tutto vada storto, quando un amico o un’amica ci delude – o piuttosto noi deludiamo noi stessi! – pensiamo: ‘Dio mi ama’, ‘Dio non mi abbandona’». È l’invito rivolto dal Papa ai membri dell’Azione Cattolica Ragazzi, ricevuti oggi in udienza nella Sala del Concistoro.

La nonviolenza «non è soltanto un buon sentimento, ma una scelta politica». Così l’arcivescovo di Bologna, monsignor Matteo Maria Zuppi, ha presentato questa mattina a Bologna la 49ª Marcia della pace, che si terrà nel capoluogo emiliano il 31 dicembre, promossa da Cei – Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro -, Azione cattolica, Caritas italiana, Pax Christi e Chiesa di Bologna, con il patrocinio del Comune di Bologna.

Sarà presentato venerdì 2 dicembre alle ore 18 il libro di Arturo Paoli "Profeta in Vaticano", dedicato agli anni in cui il sacerdote lucchese visse a Roma con l'incarico di viceassistente nazionale della Gioventù di Azione Cattolica (Giac). L'incontro è promosso e organizzato dal Fondo Documentazione Arturo Paoli e si terrà nell'Auditorium della Fondazione Banca del Monte in piazza San Martino (Lucca).

«In questo tempo di malattia, il vescovo non ha mai perso lucidità e più volte ha affermato di voler offrire la sua sofferenza per il bene dell’Azione Cattolica Italiana che ha considerato un dono per il suo ministero episcopale». È quanto si legge in una nota della Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica sulla morte di monsignor Mansueto Bianchi, al quale era stata diagnosticata nel mese di marzo una forma tumorale particolarmente aggressiva, nonostante un importante intervento chirurgico.