Sia Carlo Costalli, presidente del Movimento cristiano lavoratori, che le Acli nazionali hanno dato la loro adesione alla manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil che si terrà domani 9 febbraio a Roma contro le scelte economiche del governo Conte.
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«Forti della nostra identità, attraverso il lavoro, costruttori di speranza in Italia e in Europa», è il titolo del XIII congresso nazionale del Movimento cristiano lavoratori che si è tenuto a Roma, presso l'Ergife Palace Hotel dal 25 al 27 gennaio. Carlo Costalli è stato rieletto presidente nazionale per acclamazione, con una mozione che ha tracciato le linee programmatiche per i prossimi anni di un Movimento in crescita e che mette al primo posto i valori della dottrina sociale cristiana.
Questa settimana nella nostra rubrica delle «Lettere al direttore» ospitiamo la presa di posizione del Consiglio regionale toscano del Movimento cristiano lavoratori a sostegno del settimanale e del quotidiano «Avvenire», in questo momento in cui i tagli al Fondo per il pluralismo ne minacciano la sopravvivenza.
Anche il Movimento cristiano lavoratori (Mcl) aderisce alla manifestazione che si svolge oggi, promossa per «riaffermare che Torino non può fermarsi e che il rifiuto del nuovo collegamento ferroviario con Lione va in ogni modo scongiurato».
Questa manovra «nulla prevede per rilanciare un meccanismo virtuoso di occupazione, preferendo invece puntare su provvedimenti di carattere squisitamente assistenzialistico». Lo afferma il presidente del Movimento cristiano lavoratori, Carlo Costalli, commentando le misure proposte dal governo nella Nota di aggiornamento al Def.
Il voto del 4 marzo non ha certo risolto la crisi della politica, della sua credibilità, della sua capacità di fare scelte realistiche. Ma in un quadro caratterizzato da difficoltà economiche, dallo sfilacciamento dell’Europa e da una direzione di marcia del governo tutt’altro che chiara e stabile, spicca l’irrilevanza dei cattolici in politica, nella cultura, ma anche nel sociale.
«Ricostruire una politica di responsabilità sociale». Questo l'auspicio di Carlo Costalli intervenendo oggi alla tre giorni di studio e confronto del Movimento cristiano lavoratori in corso a Sinigallia.
«Quando manca una forte volontà di dotare il Paese di infrastrutture adeguate a sostenerne la crescita e la competitività, è la politica stessa a certificare la propria assenza di visione». Così il presidente del Movimento cristiano lavoratori (Mcl), Carlo Costalli, esprime l’allarme della sua organizzazione per il paventato stop alla Torino-Lione e ad altre strategiche grandi opere.
Questo è il tempo della responsabilità contro il tempo della demagogia e dell'intolleranza». Lo ha affermato oggi Carlo Costalli, presidente del Movimento cristiano lavoratori (Mcl), commentando la difficilissima situazione politica in cui si trova il nostro Paese.
Nel dibattito su «cattolici e politica» aperto dopo le elezioni del 4 marzo 2018 interviene il presidente nazionale dell'Mcl. La globalizzazione e le sue ideologie tecnocratiche tendono a svuotare la democrazia e l’espandersi di risposte nazionaliste e populiste ne è la conseguenza.
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