La Chiesa non è una “organizzazione che cerca adepti”, un gruppo che segue “la logica delle sue idee” o uno “strumento per noi”, ma una Madre che trasmette la vita ricevuta da Gesù. È stata una esortazione all’unità e alla comunione quella di Papa Francesco agli aderenti al Cammino Neocatecumenale, ricevuti in 7 mila in Aula Paolo VI, in occasione dell’invio di oltre 50 missio ad gentes in tutti i continenti. La Madre Chiesa, ha sottolineato il Pontefice, è “feconda” quando imita l’amore misericordioso di Dio, senza cedere alle “divisioni” provocate dal diavolo: chi annuncia l’amore del Vangelo non può che farlo - ha aggiunto - con lo stesso “stile”.
Neocatecumenali
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Ancora a proposito della manifestazione del 20 giugno in piazza San Giovanni a Roma. In cosa avrebbe sbagliato Kiko Arguello - chiede un lettore - se è proprio il Papa ad invitarci alla paressia (cioè, al parlar chiaro)?
«Piazza viva! Nel suo intervento Argüello si è, però, reso protagonista di una caduta di stile gratuita e grave». È quanto dichiara al Sir don Ivan Maffeis, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei.
Il Cammino neocatecumenale “fa un gran bene nella Chiesa” e “conferma che lo Spirito di Dio è vivo e operante anche oggi”. E’ stato un incontro gioioso e intenso quello tra Papa Francesco e i membri del Cammino Neocatecumenale, accorsi numerosi in aula Paolo VI. Nel corso dell’udienza, il Pontefice ha espresso gratitudine per quello che rappresenta il movimento e per la testimonianza che rende sulle strade del mondo, poggiando su tre dimensioni della Chiesa: la Parola, la Liturgia e la Comunità. In particolare, Papa Bergoglio ha ricordato la missio ad gentes resa in mezzo a non cristiani: una pastorale missionaria, elemento essenziale per evitare che “le acque ristagnino nella Chiesa”.
«Quanta solitudine, quanta sofferenza, quanta lontananza da Dio in tante periferie dell'Europa e dell'America e in tante città dell'Asia! Quanto bisogno ha l'uomo di oggi, in ogni latitudine, di sentire che Dio lo ama e che l'amore è possibile!». Lo ha detto oggi Papa Francesco, parlando ai membri del Cammino neocatecumenale ricevuti in udienza insieme ai fondatori Kiko Argüello e Carmen Hernández.
Conservare la comunione all'interno delle chiese particolari. Lo ha detto il Papa nell'udienza di sabato mattina al Cammino Neocatecumenale. La comunione è essenziale, ha detto il Papa, ed a volte può essere meglio rinunciare a vivere in tutti i dettagli ciò che il vostro itinerario esigerebbe per garantire l'unità della comunità ecclesiale, di cui dovete sentirvi parte. Una seconda indicazione è l'attenzione al conrtesto culturale nel quale si opera in missione. Ed infine il Papa si è raccomandato di aver cura sempre degli altri. La libertà di ciascuno non deve venire forzata, si deve rispettare chi cerchi fuori dal Cammino neocatecumenale altre strade di vita cristiana.
Il Cammino neocatecumenale ha appena terminato una convivenza di seminaristi in Italia alla quale hanno partecipato 357 nuovi seminaristi di tutto il mondo e nella quale sono nati sette nuovi seminari diocesani missionari Redemptoris Mater.