«Ancora guerra. E la guerra porta sempre con sé morte, distruzione, paura, fuga, terrore». Lo ricorda Pax Christi Italia in una nota con la quale esprime «sconcerto e dolore» per l'iniziativa militare intrapresa dalla Turchia nel nord-est della Siria.
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Mons. Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi Italia e arcivescovo di Altamura-Gravina di Puglia e Acquaviva delle Fonti, con una lettera aperta chiede al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, di fermare il «costosissimo progetto degli F35».
«Quello che sta avvenendo con le 138 persone da troppi giorni stipate sulla Nave Open Arms senza possibilità di essere sbarcate ci sembra una provocazione disumana». Lo affermano in una nota i presidente di Libera e di Pax Christi. Sulla vicenda interviene anche l'Unicef che chiede protezione anche per i minori sulla Ocean Viking.
Sul prato esterno hanno pregato, ascoltato testimonianze di migranti terrorizzati dall'idea di perdere i propri figli e hanno letto anche i messaggi dei vescovi arrivati a sostegno di questa manifestazione di disobbedienza civile organizzata da religiosi e associazioni cattoliche per protestare contro le politiche di immigrazione messe in atto alla frontiera, in particolare nei confronti dei bambini.
Una legge di «natura propagandistica» che «alimenta la paura». Così il coordinatore nazionale di Pax Christi, don Renato Sacco, commenta la legge sulla Legittima difesa, recentemente promulgata dal presidente della Repubblica, in un articolo pubblicato sul numero di maggio di Vita pastorale, anticipato al Sir.
«Come sono cattivi, spietati e disumani i commenti delle solite bocche di fuoco che questa mattina sono tornate a vomitare sui quotidiani parole offensive nei confronti dei morti annegati». Lo scrive il presidente di Pax Christi, mons. Giovanni Ricchiuti, in una lettera, dal titolo «Com'è profondo il mare», relativa al recente naufragio davanti alle coste libiche in cui hanno perso la vita 117 migranti.
«Il Papa ci ha incoraggiati ad andare avanti soprattutto sul tema dell’educazione alla pace». Lo dice al Sir mons. Giovanni Ricchiuti, arcivescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e presidente nazionale di Pax Christi, al termine dell’udienza privata di Papa Francesco con i membri del Consiglio nazionale di Pax Christi Italia, che si è svolta stamani in Vaticano.
Più di mille fiaccole hanno illuminato la sera del 31 dicembre le strade di Matera in occasione della 51ª Marcia nazionale per la pace, l'appuntamento nell'ultimo dell'anno promosso da Pax Christi, Caritas, Ufficio nazionale per i problemi sociali e del lavoro della Cei, Azione Cattolica e quest'anno insieme all'arcidiocesi di Matera-Irsina.
La fine del 2018 a Matera, quest’anno, sarà caratterizzata da due eventi a levatura nazionale: la 51ª Marcia nazionale della pace e il Capodanno trasmesso da Rai1.
«La fiducia espressami costituisce rinnovato impegno a camminare sui sentieri, difficili ma sorprendenti, della pace». Così mons. Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, commenta la riconferma a presidente del Consiglio nazionale del Movimento cattolico internazionale per la pace, Pax Christi, resa pubblica ieri a conclusione della 72ª assemblea generale della Conferenza episcopale italiana.
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