Eutanasia

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Estendere il diritto di ricorrere al «suicidio assistito» a chi non è in stato terminale ma considera «completata» la sua esperienza di vita. È l’ultima tappa di un lungo percorso che ha intrapreso l’Olanda, primo Paese ad aver legalizzato nel 2001 l’eutanasia in Europa con una legge. Parla il cardinale Willem Eijk, arcivescovo di Utrecht e presidente della Conferenza episcopale olandese. «Era solo una questione di tempo - dice - la porta, una volta socchiusa, si apre facilmente sempre di più».

Si sono affrettati a dire che la prima vittima minorenne dell’eutanasia non fosse depressa, anzi che ha espresso un consenso pieno e con lei anche i genitori. Davvero? Un adolescente, che non viene ritenuto capace di votare, di sposarsi, di trattare affari economici e persino di gestire la sua sessualità, è davvero così maturo per esprimere una volontà tanto complessa come scegliere di morire?

Gran parte della prolusione del cardinale Angelo Bagnasco in apertura del Consiglio permanente della Cei (Genova 14-16 marzo) è stata dedicata al «progressivo sgretolamento del tessuto sociale», toccando tanti temi dal disegno di legge sulle «unioni civili» all'allarme per la denatalità, dalla maternità surrogata al vuoto esistenziale di tanti giovani, come ha mostrato il recente atroce delitto di Roma.

La conferenza dei capigruppo alla Camera ha calendarizzato - per la prima volta nel nostro Paese - la discussione in aula sulle proposte di legge circa il testamento biologico e l'eutanasia. Poiché l'inizio del dibattito parlamentare è previsto per il prossimo marzo, le Commissioni parlamentari (Affari Sociali e Giustizia) dovranno sicuramente preparare il terreno, provando magari a redigere un testo unico che compendi gli aspetti salienti delle proposte sul fine vita finora depositate da vari partiti.

L’assistenza organizzata al suicidio rimane vietata in Germania. Il Bundestag, il Parlamento tedesco, ha votato stamane un progetto di legge, presentato da un gruppo guidato da Michael Brand (Cdu) e Kerstin Griese (Spd): nella terza lettura il progetto è passato con 360 voti favorevoli, a fronte dei 233 contrari e 9 astensioni.