Suicidio assistito: vescovi austriaci contro sentenza Corte che lo depenalizza il suicidio assistito
“Uno schiaffo in faccia all’umanità. Proteggere il diritto alla vita”
“Uno schiaffo in faccia all’umanità. Proteggere il diritto alla vita”
“La storia della discussione sull’eutanasia negli ultimi quarant’anni mostra che i criteri per eseguire l’eutanasia sono stati ampliati sempre di più. Ora non si chiuda il cerchio. Non si faccia l’ultimo passo, il che renderebbe l’eutanasia applicabile a tutte le età”. Terminano così le tre pagine che il cardinale olandese Willem Eijk, a nome della Conferenza episcopale in quanto responsabile per le questioni etiche, oggi ha inviato al ministro della sanità, Hugo de Jonge
“La Corte Costituzionale e l’eutanasia: le conseguenze dopo la pronuncia del caso Cappato”, questo il titolo della conferenza organizzata dai Movimenti per la Vita e i Centri di Aiuto alla Vita della Toscana. L’idea nasce dopo le recenti vicende legate a Marco Cappato, imputato per aver aiutato Fabiano Antoniani, detto Dj Fabo, a raggiungere la Svizzera per ottenere il suicidio assistito. La Corte di Assise di Milano aveva infatti sollevato la questione di legittimità costituzionale all’art. 580 c.p. (istigazione o aiuto al suicidio) .
«La sedazione palliativa profonda è stata erroneamente paragonata all’eutanasia, ma non è assolutamente un atto eutanasico, posto che venga fatta a determinate condizioni». Lo ha detto don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei, introducendo oggi a Roma, presso la sede dei vescovi italiani, la giornata di studio e formazione per assistenti spirituali e cappellani degli hospice
Si parla molto di eutanasia e suicidio assistito, ma se un malato rinuncia a curarsi di fronte a interventi pesanti o dall'esito incerto, commette peccato? Risponde padre Maurizio Faggioni, docente di Teologia morale alla Facoltà teologica dell'Italia centrale.
Presentato oggi in Vaticano il Simposio internazionale «Religione ed etica medica: cure palliative e la salute mentale durante l'invecchiamento», organizzato dalla Pontificia Accademia per la Vita e dalla World Innovation Summit for Health, occasione per fare il punto su questi temi di bioetica.
«Livatino è un esempio non soltanto per i magistrati, ma per tutti coloro che operano nel campo del diritto: per la coerenza tra la sua fede e il suo impegno di lavoro, e per l'attualità delle sue riflessioni». Lo ha detto il Papa, ricevendo oggi in udienza i membri del Centro Studi «Rosario Livatino», in occasione del Convegno nazionale sul tema «Magistratura in crisi. Percorsi per ritrovare la giustizia».
Netta posizione delle religioni monoteiste abramitiche su eutanasia e suicidio assistito. «Sono moralmente ed intrinsecamente sbagliati e dovrebbero essere vietati senza eccezioni», si legge in una Dichiarazione congiunta sulle problematiche del fine-vita che è stata firmata dai rappresentanti ebrei, cattolici e musulmani in Vaticano e consegnata a Papa Francesco.
In un'intervista al Sir Luciano Eusebi docente di diritto penale all'Università Cattolica di Milano commenta in modo critico la recente sentenza della Corte costituzionale sul suicidio assistito, ritenendo che oltrepassi il punto di equilibrio fissato in materia con la legge n. 219/2017.
La Corte Costituzionale ha ritenuto «non punibile chi agevola l’esecuzione del proposito di suicidio». Si tratta dell’eventuale suicidio liberamente determinato, a determinate condizioni, da un paziente affetto da patologia irreversibile, con sofferenze intollerabili… La Corte non ha mancato di mettere numerosi paletti.