“Con la decisione di non punire alcune situazioni di assistenza al suicidio, la Corte costituzionale italiana cede ad una visione utilitaristica della vita umana ribaltando la lettura dell’articolo della nostra Carta che mette al centro la persona umana e non la sua mera volontà, richiedendo a tutti i consociati doveri inderogabili di solidarietà: da oggi non sarà più un dovere sociale impedire sempre e ovunque l’uccisione di un essere umano”. Lo dichiara in una nota Alberto Gambino, presidente di Scienza & Vita.
Eutanasia
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I Vescovi italiani esprimono, con una nota, il loro sconcerto e la loro distanza da quanto comunicato dalla Corte Costituzionale in materia di suicidio assistito.
Alla vigilia della sentenza della Consulta, il vicepresidente della Cei, mons. Mario Meini, torna ad esprimere - dopo il card. Bassetti e il Papa - la preoccupazione della Chiesa italiana «per la possibilità di ammettere il suicidio assistito». Nei confronti del nuovo Governo, fa notare il vescovo di Fiesole, «le attese della gente sono alte», sere «stabilità politica fondata su maggioranze chiare e su programmi solidi e condivisi».
«La medicina, per definizione, è servizio alla vita umana, e come tale essa comporta un essenziale e irrinunciabile riferimento alla persona nella sua integrità spirituale e materiale, nella sua dimensione individuale e sociale: la medicina a servizio dell'uomo, di tutto l'uomo, di ogni uomo». A ribadirlo è stato il Papa, ricevendo in udienza, nella Sala Clementina, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
Si avvicina il 24 settembre – termine indicato al Parlamento dalla Corte costituzionale per modificare la norma sull’aiuto al suicidio – e in quella data, in assenza di atti del Parlamento stesso, è attesa una pronuncia della Consulta in materia di suicidio assistito.
Ha parlato dell'urgenza di un dibattito parlamentare, nel rispetto dei principi costituzionali, che riconoscono e garantiscono i diritti inviolabili dell'uomo, il primo dei quali è quello alla vita, il presidente della Cei, intervenendo all'incontro promosso dal Tavolo famiglia e vita a Roma.
Il nuovo esecutivo di Giuseppe Conte ha ottenuto la fiducia anche al Senato con un margine di 8 voti sulla maggioranza assoluta. Nel suo discorso di replica Conte ha parlato anche di cuneo fiscale, riforma del fisco, scuola e ricerca, suicidio assistito, migranti ed Europa.
E' attesa per il 24 settembre la probabile pronuncia della Corte costituzionale in materia di suicidio assistito. Dalle associazioni cattoliche un fermo no a questa pratica e ad ogni forma di eutanasia, e l'auspicio che il nuovo governo investa nelle cure palliative, rafforzandole e garantendone l'accesso a tutti. L'11 settembre un incontro di riflessione a Roma con il card. Bassetti.
Ricevendo i membri dell'Associazione italiana oncologia medica (Aiom) Papa Francesco è tornato a condannare la pratica dell'eutanasia che solo apparentemente incentiva la libertà personale, mentre in realtà denota «una visione utilitaristica della persona».
Il Comitato nazionale di bioetica «auspica che in qualunque sede avvenga - ivi compresa quella parlamentare - il dibattito sull'aiuto medicalizzato al suicidio si sviluppi con la dovuta attenzione alle problematiche morali, deontologiche e giuridiche costituzionali che esso solleva e col dovuto approfondimento che una tematica così lacerante per la coscienza umana esige». È quanto si legge tra le «raccomandazioni condivise» riportate nelle «riflessioni bioetiche sul suicidio medicalmente assistito», diffuse dallo stesso Comitato.