Su una popolazione carceraria toscana di 3mila 247 detenuti, 836 sono tossicodipendenti e 1071 sono dietro le sbarre per violazione della legge sulla detenzione illecita di sostanze stupefacenti (dati aggiornati a giugno 2015).
Carceri
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Il complesso di San Domenico, ex convento ed ex carcere chiuso da venti anni nel pieno centro storico di San Gimignano, è al centro di un progetto di recupero condiviso da Regione e Comune che prevede che in quindici anni, attraverso una serie di fasi con una spesa valutata tra i 17 e i 18 milioni di euro, di dotare lo storico centro del senese di un'arena teatrale all'aperto, di un camminamento panoramico sulle mura che lo circondano e punterà anche al restauro della chiesa di SS Annunziata che ne fa parte e al recupero delle zone detentive.
Sarà realizzato dai detenuti, nella falegnameria del carcere di Sollicciano, l’altare per la Messa che Papa Francesco celebrerà allo Stadio di Firenze il prossimo 10 novembre, in occasione del Convegno ecclesiale nazionale. Lo ha annunciato questa mattina il cardinale Giuseppe Betori, aggiungendo che a realizzare l’ambone saranno invece i ragazzi che frequentano il laboratorio di falegnameria di Villa Lorenzi, struttura nata per contrastare il disagio giovanile.
Tutti facciamo parte del reinserimento sociale dei detenuti, ed e’ penoso ”il generarsi di sistemi penitenziari che non cercano di curare le piaghe” e generare nuove opportunita’. A Philadelphia Papa Francesco, come pastore ma soprattutto fratello, ha voluto condividere con 100 detenuti della prigione Curran-Fromhold la loro dolorosa situazione e “presentare a Dio quello che ci fa male”.
«Sono venuto come pastore ma soprattutto come fratello a condividere la vostra situazione e a farla anche mia; sono venuto perché possiamo pregare insieme e presentare al nostro Dio quello che ci fa male e anche quello che ci incoraggia, e ricevere da Lui la forza della Risurrezione». Ha esordito così Papa Francesco, nel suo discorso (testo integrale) ai detenuti incontrati il 27 settembre nell’Istituto di correzione Curran-Fromhold, il maggior carcere di Philadelphia.
Papa Francesco, rivolgendo l’attenzione alle persone detenute, ha sottolineato tre aspetti: l’opportunità di una grande amnistia, l’esperienza della misericordia di Dio nel carcere (indulgenza nelle cappelle e passando per la porta della propria cella), l’esperienza di libertà tra le sbarre.
Il Granma, giornale del Partito Comunista cubano, informa che il Consiglio dei Ministri, in occasione della Visita di Papa Francesco, dal 19 al 22 settembre, ha deciso di concedere l’indulto a 3.522 detenuti.
Il Papa della vicinanza e della misericordia - al suo ultimo giorno in Bolivia - è voluto andare nella periferie dell'esistenza, visitando il centro di rieducazione di Santa Cruz-Palmasola. Tra i viali di terra e fango e le baracche in mattoni, il Pontefice si è chinato lungamente sui tanti fallimenti, sulle delusioni dei detenuti, ricordando, tuttavia, che il "dolore non è in grado di spegnere la speranza nel profondo del cuore, e che la vita continua a germogliare con forza in circostanze avverse". Il Pontefice - riconoscendo per primo di dover fare penitenza per i suoi errori - ha chiesto di pregare per trovare la consolazione dell'amore di Dio, un amore che guarisce e restituisce dignità.
«Quello che sta davanti a voi è un uomo perdonato. Un uomo che è stato ed è salvato dai suoi molti peccati». Visitando il Centro di Rieducazione Santa Cruz-Palmasola, prima di incontrarsi con i vescovi per il congedo dalla Bolivia, il papa si è presentato così ai carcerati.
Si chiama «Nuove trame in carcere»: è il progetto, frutto di una sinergia, iniziato alla fine del 2014 e finalmente giunto a conclusione, e gli enti coinvolti desiderano condividere l’esperienza e i risultati.