Diritti umani

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A Oslo assegnati i riconoscimenti alla giovane pakistana, che combatte da diversi anni per il diritto delle bambine all'istruzione, e all'attivista indiano impegnato contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Per Kailash Satyarthi, il premio «è un onore per tutti quei bambini che soffrono in schiavitù, vittime del lavoro forzato e dei traffici».

Al termine dell'Angelus Papa Francesco ha lanciato oggi un appello contro la tortura: «Cari fratelli e sorelle, il 26 giugno prossimo ricorrerà la Giornata delle Nazioni Unite per le vittime della tortura. In questa circostanza ribadisco la ferma condanna di ogni forma di tortura e invito i cristiani ad impegnarsi per collaborare alla sua abolizione e sostenere le vittime e i loro familiari. Torturare le persone è un peccato mortale, un peccato molto grave».

«La mancanza di azione a livello globale in favore dei diritti umani sta rendendo il mondo sempre più pericoloso per i rifugiati e i migranti». È questo il messaggio diffuso, a Roma, da Amnesty International in occasione del lancio del suo Rapporto annuale 2013. Un report dettagliato nel quale viene descritta la situazione dei diritti umani in 159 paesi e territori, nel periodo tra gennaio e dicembre 2012.

Nel 2012 sono riprese le esecuzioni in Paesi che da tempo non facevano ricorso alla pena di morte, come Gambia, Giappone, India e Pakistan, con un'allarmante aumento in Iraq. L'uso della pena di morte continua ad essere ristretto a un gruppo isolato di Paesi (soprattutto Cina, Iran, Iraq, Arabia Saudita e Stati Uniti) ma passi avanti verso la sua abolizione sono stati registrati in tutte le regioni del mondo: è quanto emerge dal rapporto su pena di morte ed esecuzioni nel 2012 reso noto oggi da Amnesty international.