Dossier

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È attualmente all'esame del Consiglio Regionale una proposta di legge relativa al riconoscimento della funzione educativa e sociale e alla valorizzazione del ruolo degli oratori parrocchiali. La lettura del testo offre spunti tanto a brevi considerazioni di tipo generale, quanto ad alcuni suggerimenti in ordine al contenuto della proposta stessa e al suo opportuno raccordo con le normative inerenti il sistema dei servizi socioeducativi regionali.

In base alla nuova legislazione in materia di assistenza sociale (lg. 328/2000 e successive modificazioni avvenute in seguito alla legge costituzionale 3/2002), ogni regione italiana si deve dotare di un piano sociale regionale, nel quale prevedere gli obiettivi di politica sociale, l'assetto dei servizi e quantificare gli investimenti economici destinati a finanziare l'intero sistema dei servizi. L'Osservatorio regionale delle povertà Caritas, oltre a raccogliere i dati relativi all'attività dei Centri d'Ascolto attivi sul territorio toscano, si impegna ad approfondire il contenuto del piano sociale per dar voce ai poveri e agli ultimi, verificando quindi se la fruibilità dei diritti e dei servizi è garantita a tutte le persone in difficoltà o se sono posti limiti o vincoli che ne impediscono in qualche modo l'accesso.

In questi ultimi mesi la Giunta Regionale ha definito risorse, tempi e modalità per introdurre nel sistema toscano dei servizi alla persona nuovi modelli di organizzazione (le Società della Salute) e interventi innovativi per metodologie adottate e ambiti di intervento (i Programmi di iniziativa regionale): le sperimentazioni introdotte, di cui si offre una breve presentazione, pur interessando ambiti ancora circoscritti della comunità regionale, sono finalizzate alla individuazione di modelli gestionali, procedurali e organizzativi da estendere all'intero sistema dei servizi sociali, sociosanitari e sanitari.

La commissione per lo Statuto regionale della Conferenza Episcopale Toscana presieduta da mons. Gastone Simoni ha consegnato alla Commissione speciale Statuto della Regione il seguente documento che riportiamo in versione integrale.

Il documento che segue è frutto di un gruppo di lavoro sullo Statuto regionale organizzato dall'Osservatorio Giuridico Legislativo composta dai professori Emanuele Rossi, Pierluigi Consorti, Giovanni Tarli Barbieri, Andrea Pertici, Francesco Dal Canto, Cecilia Corsi.

Presentate le linee generali del protocollo di intesa tra la C.E.T. e la Regione Toscana del 1° aprile 2003 in materia di beni culturali, e l'attività di «Memoria Ecclesiae», il centro di studi e documentazione sulla storia religiosa della Toscana con sede a Firenze: I settori di interesse comune riguardano principalmente la formazione e la promozione dei sistemi museali organici,comprensivi anche di strutture ecclesistiche.

Si rafforza il ritmo espansivo dell'occupazione sul mercato del lavoro toscano, mentre scende ancora la disoccupazione: lo scenario che emerge dai dati diffusi dall'ISTAT sulle Rilevazioni delle forze di lavoro di aprile 2003 vede ampliarsi sia su base annua che trimestrale la ripresa di dinamicità iniziata nella parte finale dello scorso anno. Più che mai l'incremento di occupati è dovuto al forte andamento del settore dei servizi, mentre resta in trend negativo l'occupazione industriale, anche se meno negativo dei trimestri recenti.

A seguito delle riforme istituzionali degli ultimi anni anche il sistema dell'istruzione vede ampliato il ruolo della Regione e degli Enti locali nella definizione della rete di offerta formativa e educativa. Ecco una “fotografia” della situazione toscana, caratterizzata da un sistema pubblico in fase di riorganizzazione (vedi rassegna Burt a fianco) e da una presenza di istituti privati in cui rileva il ruolo della componente cattolica, operante in ogni ordine e tipo di scuola.

La Regione Toscana, per delineare il sistema toscano di welfare society, ha come obiettivo principale quello di capire le esigenze della popolazione locale e conoscerne le capacità per soddisfarle. Per questo ha promosso, attraverso l'Istituto di ricerche economico-sociali (Irpet) della Regione stessa, un'analisi del concetto di benessere sociale e dei processi che hanno condotto alla formazione dell'attuale livello di sviluppo. L'Irpet ha così pubblicato un Rapporto dal titolo “Benessere e condizioni di vita in Toscana”, fornendo non solo un contributo alla conoscenza delle condizioni di vita in Toscana, ma anche uno strumento operativo capace di evidenziare limiti e potenzialità del modello toscano, in funzione dell'esigenza di migliorare il livello di benessere raggiunto.

Il 1° aprile 2003 presso l'Eremo di Lecceto (Lastra a Signa) il Presidente della Regione Toscana Claudio Martini e il Presidente della Conferenza Episcopale Toscana Alessandro Plotti nel corso dell'assemblea della Cet si sono incontrati formalizzando alcune intese tra le due istituzioni, con la contestuale definizione di accordi bilaterali in materia di assistenza religiosa presso le strutture sanitarie, beni culturali, cooperazione internazionale.
Di seguito, le sintesi dei protocolli e la dichiarazione congiunta in materia di cooperazione.