E' quanto si legge nei decreti di sequestro disposti ieri dalla Procura di Siena a carico dell'ex capo area finanza di Mps, Gianluca Baldassarri, del suo vice Alessandro Toccafondi e di altre tre persone
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Mps coprirà l'impatto negativo grazie ai 500 milioni di ulteriori Monti-bond che verranno emessi dalla banca e sottoscritti dal Tesoro, nell'ambito del programma di aiuti di stato a favore della banca senese pari complessivamente a 3,9 miliardi
Non è facile riordinare le idee attorno alle vicende che stanno interessando in questi giorni il gruppo Monte dei Paschi di Siena. Forse, più semplicemente, è ancora prematuro. Del resto l’inchiesta della magistratura, sebbene già significativamente avviata, è ancora lontana da pronunce definitive; la campagna elettorale, per di più, con i suoi slogan gridati da un lato e le sue abbottonate prese di posizione dall’altro, sembra voler far di tutto per rendere i contorni della vicenda ancor più difficili da precisare.
Il dibattito del Consiglio regionale convocato in seduta urgente si è conclusa con il voto di due mozioni, entrambe respinte. L’una a firma del consigliere Giovanni Donzelli, del suo gruppo (Fratelli d'Italia) e di Marina Staccioli, la seconda degli altri partiti di opposizione.
Il Vaticano «esclude» che «dirigenti del Monte dei Paschi abbiano avuto possesso di fondi presso lo Ior».
Stefano Benini, presidente del Tribunale: «Il palazzo è vecchio, ha numerose criticità, ci cascano i calcinacci dentro. Questo palazzo è privo di certificato per la prevenzioni degli incendi, è tutto fuori norma. Io sono preoccupato per i frequentatori del palazzo». L'Ordine dei giornalisti: «ritirare immediatamente il provvedimento»
Il Tar del Lazio non ha accolto la richiesta del Codacons di sospensione del provvedimento che consente la sottoscrizione dei «Nuovi Strumenti Finanziari», ovvero i Monti Bond, da parte del gruppo Mps. Lo ha annunciato oggi Bankitalia, spiegando che «il procedimento per la sottoscrizione dei Nsf puà quindi proseguire il suo corso». Intanto sulla vicenda Mps indagano le procure di Siena, Trani e Roma.
Il Consiglio regionale della Toscana dedicherà una seduta urgente dell'Assemblea, il 5 febbraio, al Monte dei Paschi di Siena
Anche per il 2013 la Fondazione Mps prevede un «ulteriore forte contenimento dell'attività erogativa« con la «possibilità» anche di un «azzeramento» delle nuove erogazioni. E' quanto si prevede nel Documento di programmazione 2013, approvato dalla Deputazione generale su proposta della Deputazione amministratrice
Il Caso Mps sbarca ufficialmente a palazzo Panciatichi con la richiesta di un Consiglio regionale straordinario. L’iniziativa promossa dal Presidente del Gruppo regionale PdL Alberto Magnolfi, è stata sottoscritta da tutti i Gruppi consiliari di opposizione. Il Presidente del Consiglio, così come da Statuto, dovrà convocare l'assise entro 10 giorni dalla richiesta