Due distinte relazioni, approvate entrambe a maggioranza, concludono l’attività della commissione presieduta da Giacomo Giannarelli (M5S): accertato responsabilità della politica e dei vertici del management. Saranno presentate ufficialmente a settembre
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Dopo l'intervista al direttore generale di ChiantiBanca e gli altri servizi sul sistema bancario, ci scrive Gianfranco Tilli, già direttoire della Federazione toscana delle banche di credito cooperativo.
Più il malato è grave più l’intervento dei medici deve essere deciso, talvolta chirurgico. Una cura forte è ciò che è mancato a Banca Monte dei Paschi.
È la più grande Bcc in Toscana e la terza in Italia e ha deciso di trasformarsi in una società per azioni. Il direttore generale, Andrea Bianchi, ci spiega i motivi di una scelta che fa molto discutere all’interno del movimento cooperativo: «La vera scelta di continuità è restare noi cooperativa e controllare noi la nostra spa bancaria scorporata». La replica di Roberto Frosini, direttore generale della Federazione toscana Bcc.
Giunge al traguardo un profondo processo di trasformazione del sistema del credito cooperativo. Il rischio era quello di snaturare lo spirito mutualistico e solidaristico di un sistema ultracentenario diffuso sul territorio nazionale e molto legato al mondo agricolo, a quello artigianale e della piccola industria.
Daniele Quiriconi è il nuovo segretario generale di Fisac Cgil Toscana. E' stato eletto oggi a Firenze dall'assemblea toscana della categoria dei lavoratori di credito, assicurazioni e appalti (presenti anche Dalida Angelini, segretaria generale di Cgil Toscana, ed Agostino Megale, segretario generale di Fisac Cgil nazionale): su 44 votanti, 39 favorevoli, 3 contrari, 1 astenuto, 1 scheda bianca.
Il legale della vedova di David Rossi, morto dopo essere caduto dalla finestra del suo ufficio a Rocca Salimbeni, è stato ascoltato dalla commissione regionale presieduta da Giacomo Giannarelli (M5S) illustrando le motivazioni che hanno determinato la riapertura delle indagini sulla morte del responsabile della comunicazione dell’istituto di credito
«Importanti modifiche» sono «indispensabili per dare compiutezza all’ambizioso disegno riformatore» e «potranno essere discusse e approvate dal Parlamento nel corso dell’iter di conversione del decreto».
Nel decreto del governo sulla riforma delle Bcc è stato «accolto l’impianto della proposta» presentata dal Credito cooperativo, ma c’è «forte preoccupazione» per la possibilità – prevista per le banche più grandi – di non aderire alla holding capogruppo.
Entro questa settimana il Governo dovrebbe varare la riforma delle banche di credito cooperativo e casse rurali. Prevista una holding centrale con poteri di veto sulle nomine degli amministratori dei singoli istituti. Larga autonomia lasciata alle banche «ben gestite». Il «bail in» europeo nelle Bcc c’è già ed è fatto di fondi di garanzia interni che finora hanno scongiurato crisi e tracolli salvando i clienti.