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Una delegazione di Banca popolare Etica e di Federcasse (la Federazione italiana delle Banche di Credito cooperativo italiane) ha partecipato ieri a Ramallah, in Palestina, all’incontro «Un anno di Start Up Palestine: risultati raggiunti e prospettive future» organizzato dal Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme e dall’Unità italiana della cooperazione allo sviluppo. 

«Niente è più come prima, ma dobbiamo cambiarci da soli». Ne è convinto Paolo Bracaglia (nella foto), direttore del Credito cooperativo Valdarno Fiorentino, con sede a Reggello, una delle 26 Bcc toscane. Con lui parliamo dei grandi cambiamenti che investono il settore bancario con fusioni, ristrutturazioni e imposizione di standard europei.

Secondo una definizione del Censis le Bcc sono allo stesso tempo impresa cooperativa, impresa locale e impresa bancaria. La riforma che il Governo si appresta a varare dovrebbe tener conto delle esperienze degli altri Paesi europei. La maggiore dimensione patrimoniale non è garanzia di maggiore sicurezza.

«La Chiesa conosce bene il valore delle cooperative. Alle origini di molte di esse ci sono dei sacerdoti, dei fedeli laici impegnati, delle comunità animate dallo spirito di solidarietà cristiana. E questo ‘movimento’ non si è mai esaurito». Lo ha sottolineato, stamattina, Papa Francesco, incontrando il personale della Banca di credito cooperativo (Bcc) di Roma, nel sessantesimo di fondazione. 

Crescere restando cooperativa, favorendo la partecipazione dei soci nel segno della sussidiarietà. E’ l’indicazione data da Papa Francesco ai dirigenti, i dipendenti con le loro famiglie della Banca di Credito Cooperativo di Roma, ricevuta stamani in Vaticano in occasione dei 60 anni dalla sua nascita. “La Chiesa – afferma il Papa – conosce bene il valore delle cooperative“ spesso fondate da sacerdoti e fedeli laici. Nel suo discorso ricorda alcuni incoraggiamenti particolari come essere protagonisti in nuove soluzioni di welfare; mettere al centro la dignità delle persone e non il Dio denaro; proporre soluzioni cooperative per la gestione dei beni comuni senza speculare.

La Banca centrale europea non stacca la spina alle banche greche. L'istituzione monetaria ha infatti annunciato che ha deciso di mantenere inalterati i fondi di emergenza che lascia disponibili agli istituti di credito ellenici, precisando tuttavia che potrebbe rivedere le sue decisioni «in qualunque momento».

Un sistema che produce utili, continuando a sostenere il territorio anche nell’attuale, perdurante periodo di crisi economica. La Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo - che costituisce l’organismo associativo delle BCC della regione, alle quali fornisce servizi di rappresentanza, assistenza, consulenza tecnica e formazione - presenta il proprio bilancio consolidato aggregato relativo al 2014, che contiene dati positivi.