La Regione Toscana ha deciso di stanziare 1,5 milioni di euro destinandoli alla formazione dei lavoratori espulsi dai processi produttivi nelle tre aree regionali di crisi, quelle di Piombino, Livorno e Massa Carrara.
Crisi
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Sbloccati gli incentivi per il rilancio dell'area di crisi industriale di Piombino: 20 milioni di euro, messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico, in attuazione dell'Accordo di programma per la riqualificazione ambientale e produttiva del polo siderurgico.
La Regione si impegna a trovare le risorse per garantire la copertura dei contratti di solidarietà le cui domande siano pervenute prima del 5 agosto, data in cui è entrata in vigore la sospensione dell'avviso pubblico regionale. Lo ha annunciato questa mattina il presidente della Regione Enrico Rossi Rossi nel corso dell'incontro con i rappresentanti regionali di Cgil Cisl e Uil insieme al consigliere per il lavoro Gianfranco Simoncini.
Ai lavoratori ex Lucchini ed Arcelormittal (ex Magona d'Italia) andranno, provenienti dal bilancio regionale, solo i fondi richiesti dai datori di lavoro e destinati ad incrementare gli introiti che derivano loro dai contratti di solidarietà.
E' stato firmato nei giorni scorsi dai ministri Poletti e Padoan il decreto che ripartisce alle singole Regioni le risorse per il finanziamento dei trattamenti di Cassa integrazione e mobilità in deroga per tutto il 2015.
Non si arresta il ricorso alla cassa integrazione, anzi, in alcune zone della Toscana (sulla costa soprattutto) aumenta in modo consistente. E' quanto emerge dal quarto rapporto Uil sulla Cassa integrazione, aggiornato a maggio 2015.
Il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, eletto per la seconda volta presidente di Caritas italiana: «Da quanto tempo si dice che c’è la ripresa? Forse al Nord un po’ di chiarore si intravede, al Sud ancora no». Aiuti solo agli immigrati? «Se viene l’africano la Caritas l’aiuta, se viene l’italiano lo aiuta. È ingrato dire che aiuta solo gli immigrati».
La Smith di Saline di Volterra diventa un caso nazionale. Il presidente della Regione Toscana, dopo il colloquio che ha avuto questa mattina a Roma con il ministro dello sviluppo economico, ha infatti ottenuto l'apertura di un tavolo nazionale per affrontare la crisi dell'azienda di Saline di Volterra.
Arriva anche a Prato il «Prestito della Speranza», un progetto nato grazie alla Conferenza episcopale italiana ed al supporto del Gruppo Intesa San Paolo. Si tratta della più importante esperienza italiana di microcredito realizzato con risorse private rese assolutamente pubbliche e accessibili a chi ha bisogno.
Più certezze per le imprese che hanno necessità di accedere a garanzie e a prestiti per fare fronte a problemi di liquidità o per sostenere investimenti. E' questo il senso delle delibere che la giunta ha approvato nell'ultima seduta, su proposta dell'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini.