Un manifesto in nove punti che definisce i diritti e garantisce, oltre alle cure, il rispetto della dignità e il supporto religioso e spirituale per chi si trova nella fase finale della vita in strutture sanitarie. È il manifesto interreligioso dei diritti nei percorsi di fine vita presentato e firmato questa mattina a Roma, nel Complesso monumentale del Santo Spirito a Roma, frutto di particolare sensibilità nei confronti del dialogo interreligioso in ambito sanitario e volto a creare un percorso che porti ad impegni concreti.
Ecumenismo
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Sabato 19 gennaio Papa Franesco ha ricevuto la Delegazione ecumenica della Chiesa luterana di Finlandia, in occasione del pellegrinaggio per festa di Sant’Enrico di Uppsala, vescovo e martire, vissuto nel XII secolo, evangelizzatore dei Finni. Il comune impegno a favore dell’ecumenismo - ha detto il Papa - è un’esigenza essenziale della fede che professiamo, un requisito che nasce dalla nostra stessa indentità di discepoli di Cristo. E’ un cammino che, come hanno costantemente sottolineato i Pontefici dal Cancilio Vaticano II in poi, è irreversibile.
Sarà la chiesa dell'Ascensione al Pino ad ospitare nella serata di venerdì 25 gennaio la veglia ecumenica promossa dalla diocesi di Prato per la chiusura della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani.
In occasione della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, cattolici e protestanti italiani rivolgono un appello al governo italiano «perché allarghi la quota dei beneficiari accolti nel nostro Paese e si faccia promotore di un ‘corridoio umanitario europeo', gestito dalla Ue e da una rete di Paesi volenterosi, prevedendo un adeguato sistema di sponsorship».
Papa Francesco, nella tradizionale udienza alla delegazione ecumenica dalla Finlandia, nella Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, ha ricordato che l'ecumenismo è «esigenza essenziale» della nostra fede. In un mondo lacerato, non possiamo rimandare «preghiera e impegno comuni per una maggiore giustizia».
«L’unità dei cristiani è frutto della grazia di Dio e noi dobbiamo disporci ad accoglierla con cuore generoso e disponibile». Con queste parole Papa Francesco ha introdotto i Vespri nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, all’inizio della 52ª Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
Proseguendo nella catechesi sul Padre Nostro, Papa Francesco nell'udienza del mercoledì in Aula Paolo VI ha sottolineato che Dio non solo è un padre: è come una madre che non smette mai di amare la sua creatura. Al termine l'invocazione a pregare per l'unità di tutti i cristiani.
Nella cittadina britannica si danno appuntamento, il 16 e 17 gennaio, cinquanta vescovi, metà dei quali anglicani e metà cattolici. Il reverendo Worthen spiega al Sir: «Spiritualità, teologia e convivenza saranno gli ingredienti dell'incontro». Agenda fitta: liturgie e dibattiti, riflettori puntati sulla Dichiarazione «Camminare insieme sulla strada».
Dal 18 al 25 gennaio torna l'appuntamento con la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Il testo sul quale converseranno insieme le diverse chiese cristiane è mutuato dal libro del Deuteronomio. Ecco una riflessione del pastore Mario Affuso.
«Aggiornare» il documento sull'educazione alla pace in un mondo multi-religioso e stilare un progetto per i futuri impegni comuni. Sono alcuni punti all'ordine del giorno dell'incontro tra i membri del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso e i membri dell'Ufficio per il dialogo interreligioso (Irdc) del Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc), che si sono incontrati nei giorni scorsi per il loro appuntamento annuale.