È l’arcivescovo Bernard Ntahoturi, primate della Chiesa anglicana del Burundi dal 2005 al 2016, il nuovo rappresentante dell’arcivescovo di Canterbury alla Santa Sede e direttore del Centro anglicano di Roma. Succede all’arcivescovo David Moxon che si ritira nel mese di giugno.
Anglicani
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Per il cappellano della English Church di Firenze, padre Lister, «questa celebrazione ha grande importanza storica» e avviene «nel luogo più idoneo in cui mettere in evidenza la fondamentale unità di tutti i cristiani, affratellati dal sacramento del Battesimo».
L’arcivescovo di Canterbury Justin Welby è «entusiasta» del viaggio che si sta pianificando con papa Francesco in Sud Sudan. Non sono stati ancora definiti però i dettagli. Grande «impegno ecumenico» sul posto.
Camminare insieme è incontrarsi, lavorare sulla strada del servizio e della carità perché “fratelli e sorelle in Cristo, mediante il battesimo”. Così Papa Francesco ha spiegato il senso della visita nella Chiesa anglicana di Ognissanti a Roma dove mai nessun Pontefice si era recato nel passato. Un’occasione per ricordare il bicentenario di questa presenza nella capitale, a 50 anni dall'inizio del dialogo ecumenico tra cattolici e anglicani. La visita è iniziata con la benedizione dell’icona di Cristo Salvatore e a questo “sguardo di salvezza, amore e compassione” il Papa, nell’omelia, ha invitato a guardare, come gli apostoli che trafitti dallo sguardo misericordioso di Gesù iniziarono un cammino...".
Rispondendo a una domanda nella parrocchia anglicana «All Saints» di Roma, papa Francesco ha annunciato che si sta studiando una visita di un giorno in Sud Sudan insieme all'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby. Dopo la storica visita nell’isola greca di Lesbo con il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo per incontrare i «profughi del mare», l’ecumenismo della carità avrà presto una nuova tappa.
«Sono trascorsi più di duecento anni da quando si tenne a Roma il primo servizio liturgico pubblico anglicano per un gruppo di residenti inglesi che vivevano in questa parte della città. Molto, a Roma e nel mondo, è cambiato da allora». Sono le parole con cui il Papa ha iniziato l’omelia pronunciata nel corso dei Vespri recitati ieri con la comunità della Chiesa «All Saints», prima chiesa anglicana di cui ha varcato la soglia.
«Sarà un evento assolutamente straordinario e speciale per noi». Con queste parole il reverendo Jonathan Boardman, cappellano della Chiesa anglicana All Saints di Roma, descrive lo stato d’animo con cui questa piccola comunità accoglierà domani pomeriggio alle 16 papa Francesco.
Grandi preparativi oggi alla Chiesa anglicana All Saints di Roma che domani accoglierà papa Francesco, primo Pontefice della storia a varcare la soglia della parrocchia anglicana. Ad accoglierlo ci sarà il reverendo Jonathan Boardman, cappellano di questa piccola comunità.
Stamani il Papa ha iniziato la giornata facendo colazione con 8 senzatetto che gravitano attorno a San Pietro. Poi la Messa con i cardinali e l'incontro con la comunità di Nomadelfia. Messaggi di auguri del presidente Mattarella e dei maggiori leader religiosi del mondo, come il patriarca russo Kirill, Bartolomeo I e l'arcivescovo di canterbury Welby.
La visita del patriarca di Mosca Kirill in Gran Bretagna, per il 300° anniversario della presenza ortodossa, è terminata ieri con l’incontro con l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby. A Lambeth Palace si è parlato di relazioni bilaterali tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa d’Inghilterra, della necessità di «unire gli sforzi per proteggere i cristiani in Medio Oriente» ed «è stato raggiunto un accordo di cooperazione in ambito umanitario», spiega la nota diffusa nella serata di ieri da Mosca.