«Un evento straordinario nella storia inglese». Viene presentata con queste parole dall'Ordinariato personale di Nostra signora di Walsingham, la celebrazione domani pomeriggio nella chiesa di Nostra Signora dell'Assunzione e San Gregorio, a Londra, di una Messa cattolica che per la prima volta utilizzerà alcune parti del ricco patrimonio liturgico anglicano.
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La Chiesa anglicana del Galles, la “Church of Wales”, ha detto sì alle donne vescovo dopo un acceso dibattito a Lampeter, Ceredigion, e si è impegnata a mettere a punto un sistema per introdurle, che dia spazio anche a chi è contrario.
Si allarga il fronte dei leader cristiani che si schierano contro l'eventualità di un intervento armato in Siria. A mettere in guardia sulle conseguenze che un attacco militare può avere sull'intera regione sono dal cuore di Londra l'arcivescovo di Canterbury Justin Welby e Lord Carey che è stato arcivescovo di Canterbury dal 1991 al 2002.
Donne vescovo nella Chiesa di Inghilterra. Il sinodo generale, l'organo che la controlla, ha detto ieri ancora una volta di sì. Sul come rimangono ostacoli.
Sulle orme di Francesco per essere una chiesa povera per i poveri.Nel suo primo discorso da leader anglicano al Sinodo generale a York l’arcivescovo Justin Welby ha citato due volte l’esempio del Papa per indicare la direzione che la “Chiesa di Inghilterra” dovrà percorrere in “questa epoca di rivoluzioni” nella quale “il compito dei cristiani è di essere custodi del vangelo che trasforma individui, nazioni e società”.
La promozione dei valori cristiani tra cui anche la «solidità dell'istituto della famiglia fondata sul matrimonio», l'impegno per una maggiore giustizia sociale, l'azione per la risoluzione dei conflitti tra le nazioni e un appello comune per la pace in Siria. Tra l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby e papa Francesco c'è una profonda condivisione di idee. È quanto ha sottolineato il Papa ricevendo oggi per la prima volta in Vaticano l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby.
Papa Francesco incontrerà venerdì 14 giugno per la prima volta in Vaticano il neo arcivescovo di Canterbury Justin Welby. La notizia è stata confermata al Sir da monsignor Mark Langham, incaricato per il dialogo con gli anglicani del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani, e da Marie Papworth, una delle portavoce dell'arcivescovo di Canterbury.
Ancora nessuna notizia dei due vescovi greco-ortodosso e siro-ortodosso di Aleppo Paul Yazigi e Gregorios Ibrahim, rapiti lunedì nel Nord della Siria mentre erano in viaggio. «Continuiamo a pregare per loro», dicono al Sir questa mattina al segretariato del Patriarcato greco-ortodosso di Antiochia e di tutto l'Oriente che ha sede a Damasco. «Ma per ora non abbiamo nessuna notizia».
Ieri cerimonia di intronizzazione per il nuovo Primate anglicano, Justin Welby. Nel suo sermone ha citato anche il Papa Francesco.
«Non vedo l'ora di incontrarla nel prossimo futuro, e di continuare le calde relazioni fraterne di cui i nostri predecessori hanno goduto». Si conclude con questo auspicio il messaggio inviato oggi da Papa Francesco all'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, in occasione della solenne cerimonia di intronizzazione del primate della Comunione Anglicana.