Le parole di Francesco entrano nella storia: «Da parte della Chiesa cattolica vi chiedo perdono. Vi chiedo perdono per gli atteggiamenti e i comportamenti non cristiani, persino non umani che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi. In nome del Signore Gesù Cristo, perdonateci!». I valdesi hanno ricambiato chiamandolo «fratello». L'impegno comune per l'evangelizzazione e la cura dei poveri-
Valdesi
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«La sua richiesta di perdono ci ha profondamente toccati e l’abbiamo accolta con gioia». Lo ha dichiarato ai giornalisti, subito dopo lo storica visita del Papa al Tempio valdese, il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese.
«Da parte della Chiesa Cattolica vi chiedo perdono per gli atteggiamenti e i comportamenti non cristiani, persino non umani, che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi. In nome del Signore Gesù Cristo, perdonateci!».
Nel Tempio Valdese di Torino, Papa Francesco ha lanciato un nuovo appello all'unità tra i discepoli di Cristo, chiamati a camminare insieme e a rispondere a una voce sola alle urgenze del nostro tempo. Il Pontefice, accolto con fraternità, ha indicato, in particolare, due ambiti: l'evangelizzazione e il servizio all'umanità che soffre, ai poveri, agli ammalati, ai migranti. Oltre le differenze su importanti questioni antropologiche ed etiche, i cristiani sono chiamati a rinsaldare il profondo legame che li unisce, riconoscendo che l'unità è frutto dello Spirito.
La «comunione si fa in cammino», partendo dalla consapevolezza che «l’unità non è uniformità». Lo ha detto il Papa, nel discorso al Tempio Valdese di Torino, denunciando che «purtroppo continua ad accadere che i fratelli in Cristo non accettino la diversità e finiscano per fare la guerra l’uno contro l’altro».
È arrivato poco prima delle nove, il primo Papa della storia a varcare le soglie di un Tempio Valdese. È iniziata con un appuntamento con la storia la seconda giornata del viaggio del Papa a Torino. Imponente lo spiegamento delle forze dell’ordine davanti al luogo di culto di Corso Vittorio Emanuele, nel quartiere di San Salvario.
«Si tratta di un momento storico ma il desiderio è di viverlo come un momento di fraternità e di gioia». Paolo Ribet è pastore della chiesa valdese di Torino e si appresta a ricevere con questo stato d’animo il prossimo 22 giugno papa Francesco nel tempio di corso vittorio Emanuele II.
In ottocento anni di presenza valdese in Italia non era mai successo: il prossimo 22 giugno un Papa varcherà la soglia di un tempio appartenente alla più antica minoranza cristiana del Paese. Su invito della Tavola valdese, Papa Francesco si recherà in visita alla Chiesa valdese.
In occasione della sua viiata a Torino Papa Francesco visiterà il tempio Valdese. Ecco il commento del moderatore della Tavola Valdese.
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