Alle 14.13 si è aperto lo sportellone dell’airbus dell’Alitalia che ha accompagnato Papa Francesco al Cairo, per il suo 18° viaggio apostolico internazionale. Il primo a salutare il Pontefice è stato il nunzio apostolico in Egitto mons. Bruno Musarò.
Copti
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L’annuncio del Vangelo va fatto con umiltà, vincendo la tentazione della superbia. È l’esortazione di Francesco alla Messa mattutina a Casa Santa Marta – nell’odierna festa di san Marco evangelista – alla quale hanno preso parte anche i cardinali consiglieri del C9.Messa dedicata al Patriarca dei copti Tawadros II.
«Al Salamò Alaikum! La pace sia con voi!». Così Papa Francesco saluta il «caro popolo d’Egitto» in un videomessaggio trasmesso questa mattina in occasione dell’imminente viaggio apostolico (28-29 aprile 2017).
«È un vero testimone della pace e della verità. Ovunque vada, si fa voce di tutte le persone più fragili e sofferenti del mondo. Ovunque sia, viene concessa la pace. Per questo siamo felici di questa visita». Parla papa Tawadros II, capo della Chiesa copta ortodossa, che in questa intervista al Sir ripercorre le tragiche ore degli attentati della Domenica delle Palme.
La Chiesa copta ortodossa ha annunciato con un comunicato che, in seguito ai due attentati alle chiese copte di Tanta e Alessandria domenica scorsa, sarà celebrata solo la domenica di Pasqua e saranno annullati tutti i festeggiamenti.
Una delegazione vaticana è stata ricevuta oggi da Sua Santità papa Tawadros II, patriarca della Chiesa copta ortodossa, che domenica scorsa è sfuggito all’attentato nella cattedrale di san Marco ad Alessandria (sede del Patriarcato copto ortodosso), mentre celebrava la Divina Liturgia della Domenica delle Palme.
«Si erano preparati nel digiuno a celebrare i sacri misteri, e pregando e lodando con tutto il cuore, nel momento del martirio sono passati, attraverso il dolore, alla gioia gloriosa della Resurrezione»: così Papa Tawadros, patriarca della Chiesa copta ortodossa, scrive in un messaggio inviato a Anba Paula, vescovo copto ortodosso di Tanta e letto durante le esequie delle 29 vittime della strage, compiuta dall’Isis, di ieri nella chiesa di san Giorgio nella cittadina a circa 100 km a nord del Cairo.
Un «Programma di formazione spirituale della gioventù 2017» per rispondere agli attacchi contro i cristiani in Egitto. A sostenerlo è Aiuto alla Chiesa che soffre-Italia (Acs) che in tal modo si affianca al Patriarcato copto cattolico di Alessandria d’Egitto, che nel suo «Diakonia Development Center» ha programmato per l’anno in corso una serie di incontri, seminari, conferenze e workshops indirizzati a 400 giovani laici.
«Non tramonti mai, in noi e in nessun uomo di fede autentica, la speranza in un domani di pace». Lo scrivono in un messaggio ai «fratelli e sorelle» della comunità copta monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone e presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei, e don Cristiano Bettega, direttore dell’Ufficio Cei l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, all’indomani degli attacchi terroristici nelle chiese di Tanta e Alessandria.
Il bilancio, ancora provvisorio, parla di 43 morti e oltre 120 feriti. Due terribili esplosioni, rivendicate dall'Isis, hanno insanguinato ieri le celebrazioni della Domenica delle Palme in due chiese copte a Il Cairo e ad Alessandria d'Egitto. Il vescovo copto-cattolico di Guizeh: «Attentato contro l'unità del Paese. Ma il viaggio del Papa non è a rischio».
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