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Ortodossi
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Fortissime turbolenze scuotono la Chiesa ortodossa russa che ieri, riunitosi in Santo Sinodo, ha deciso di sollevare dall’incarico di presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne il conosciutissimo metropolita Hilarion. Don Stefano Caprio è uno dei più grandi conoscitori del mondo russo e del Patriarcato di Mosca in Italia, riflette sulle conseguenze che queste “tensioni” interne possono avere sul futuro del dialogo.
“Purtroppo la Chiesa ortodossa russa è stata intrappolata nella dottrina dello Stato di Putin, che ha avuto già una esplicita ampia condanna dai teologi ortodossi un mese fa”. Perciò “la guerra in Ucraina ci pone a livello globale due sfide principali: innanzitutto, c’è bisogno di una nuova riflessione sulla dottrina sociale della Chiesa sul tema della guerra e pace. L’altra questione da studiare è il rapporto fra la Chiesa e lo Stato”. Lo ha detto questa mattina Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina, in un intervento in videoconferenza alla plenaria del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani durante il quale ha parlato dell’impatto della guerra sul dialogo ecumenico.
Nota durissima del Servizio di comunicazione del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarca di Mosca in merito all’intervista rilasciata ieri da Papa Francesco al Corriere della Sera
Video messaggio diffuso ieri dall’arcivescovo maggiore
Un “Moleben per la pace in Ucraina e per la Russia”. Lo hanno celebrato i giovani ortodossi di tutto il mondo per implorare il dono della pace e fermare il conflitto russo-ucraino.
“Condividendo i sentimenti di angoscia e preoccupazione di Papa Francesco più volte espressi per i ‘fiumi di sangue e lacrime che scorrono in Ucraina’, mi permetto di implorare Sua Santità con spirito di fraternità: per favore, rivolga un urgente appello alle autorità russe affinché fermino immediatamente le ostilità contro il popolo ucraino e mostrino buona volontà per cercare una soluzione diplomatica al conflitto, basata sul dialogo, il buon senso e il rispetto del diritto internazionale, consentendo al contempo corridoi umanitari sicuri e accesso illimitato all’assistenza umanitaria”. Con queste parole, il cardinale Jean-Claude Hollerich, in qualità di presidente dei vescovi Ue, ha rivolto oggi un accorato appello al Patriarca di Mosca e di tutte le Russie inviandogli una lettera.
Continua il “pressing” del movimento ecumenico sul Patriarca di Mosca Kirill. A muoversi oggi sono dalla Francia i presidenti della Conferenza episcopale di Francia (Cef), mons Éric de Moulins-Beaufort e della Federazione protestante di Francia (Fpf), il pastore François Clavairoly.
Diffuso prima che iniziassero i colloqui al confine ucraino-bielorusso
“È la sola via per dischiudere un avvenire di pace”