«Diventare testimoni della riconciliazione nel mondo». Questo l'obiettivo della settimana di preghiera per l'unità dei cristiani (18-25 gennaio) indicato nel messaggio sottoscritto dalle Chiese cristiane in Italia.
Ortodossi
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Negli ultimi anni due eventi eccezionali hanno segnato il cammino ecumenico e che hanno visto come protagonista Papa Francesco. Eventi epocali che riscalderanno i giorni invernali tra il 18-25 gennaio in cui diverse confessioni si ritroveranno per pregare Dio per il dono dell’unità.
E’ stato diffuso ieri il comunicato finale del V Forum europeo cattolico-ortodosso che si è tenuto a Parigi dal 9 al 12 gennaio. Netta la condanna di ogni strumentalizzazione delle fedi per giustificare violenze e guerre.
Dopo lo storico incontro di Cuba, quando sarà possibile una visita del Papa a Mosca o del Patriarca a Roma? «Non so dire quanto occorrerà aspettare. Però penso che una simile prospettiva non è più vista come problematica». Risponde così monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca e presidente della Conferenza episcopale delle Federazione russa.
Monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino e presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo, ha rivolto, a nome della Chiesa italiana, gli auguri di Buon Natale ai tanti ortodossi presenti nel nostro paese e che seguono ancora il calendario giuliano.
«Un appello a tutti, a rispettare l’identità e la sacralità dell’infanzia». Lo rivolge il patriarca ecumenico Bartolomeo I nel suo messaggio natalizio nel quale proclama inoltre il 2017 «Anno di protezione della sacralità dell’infanzia».
Stamani il Papa ha iniziato la giornata facendo colazione con 8 senzatetto che gravitano attorno a San Pietro. Poi la Messa con i cardinali e l'incontro con la comunità di Nomadelfia. Messaggi di auguri del presidente Mattarella e dei maggiori leader religiosi del mondo, come il patriarca russo Kirill, Bartolomeo I e l'arcivescovo di canterbury Welby.
Mercoledì 30 novembre, festa di Sant’Andrea, Papa Francesco ha inviato un messaggio a Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli.
Puglia, «splendida terra intrisa di ecumenismo». Così il Patriarca ecumenico Bartolomeo I ha salutato la Puglia che lo ha ospitato in questi giorni in occasione della festa, profondamente condivisa da ortodossi e cattolici, di San Nicola. Il Patriarca che domani mattina lascerà la città ha rivolto queste parole al termine della celebrazione eucaristica che si è svolta stasera nella basilica di San Nicola. Prima di lasciare la basilica, il Patriarca si recherà in preghiera in cripta per venerare la tomba di San Nicola.
Un «esempio di amore fraterno». Un «importante gesto d’amore». Anzi un vero e proprio «abbraccio» dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto con «la nostra Sacra Arcidiocesi d’Italia e Malta» per «la concessione di questo Sacro Tempio per gli usi liturgici della nostra locale comunità greco-ortodossa». Così ieri sera il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I ha definito la consegna della chiesa del Sacro Cuore alla comunità ortodossa al termine dei vespri ecumenici che si sono celebrati nella nuova sede.