Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e del Ccee, racconta il «senso» degli incontri ecumenici con il Patriarca Kirill e il Patriarca Bartolomeo I e riflette sulle prospettive future per il Vecchio Continente, alla vigilia del 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma
Russo-Ortodossi
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Dopo la Dichiarazione comune firmata da Papa Francesco e dal Patriarca di Mosca Kirill nello storico incontro a Cuba, un convegno ha ricostruito i tanti legami con la spiritualità orientale che attraversano la nostra regione. Dal monaco medievale Massimo il Greco a don Divo Barsotti, fino ai campi internazionali dell’Opera per la Gioventù «Giorgio La Pira».
La visita del patriarca di Mosca Kirill in Gran Bretagna, per il 300° anniversario della presenza ortodossa, è terminata ieri con l’incontro con l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby. A Lambeth Palace si è parlato di relazioni bilaterali tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa d’Inghilterra, della necessità di «unire gli sforzi per proteggere i cristiani in Medio Oriente» ed «è stato raggiunto un accordo di cooperazione in ambito umanitario», spiega la nota diffusa nella serata di ieri da Mosca.
Tre sono le prospettive di lavoro che la Chiesa cattolica e il Patriarcato di Mosca stanno valutando per sostenere la popolazione siriana.
«Un ulteriore sviluppo di progetti comuni volti a sostenere i fratelli e le sorelle in difficoltà» in Siria e Libano è il frutto della visita che una delegazione ecumenica delle Chiese russe in Medio Oriente. Lo spiega una nota pubblicata dal Dipartimento per le relazioni ecumeniche della Chiesa ortodossa russa, sottolineando la continuità del viaggio (6-7 aprile) con le decisioni prese all’Avana dal patriarca Kirill e Papa Francesco, nel febbraio scorso.
Sua Beatitudine Svyatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa ucraina greco-cattolica, ha spiegato oggi ai giornalisti la posizione della sua Chiesa sulla Dichiarazione firmata a Cuba da Papa Francesco e il Patriarca Kirill.
In un'intervista rilasciata a «Interfax-Religion» e inviata dal patriarcato di Mosca all'Agenzia Sir, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato, interviene sul recente incontro a Cuba tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill.
Ci sono vari motivi, dalla Siria all'Ucraina, che hanno favorito lo storico incontro a Cuba tra il «vescovo di Roma» e il Patriarca Russo-Ortodosso. Ma è soprattutto la necessità di salvare le ultime oasi cristiane nel Medio Oriente ad aver spinto per questo riavvicinamento che potrebbe aprire frontiere nuove e inaspettate.
Sulla scia dello storico vertice tra Papa Francesco e il Patriarca ortodosso Kirill, prosegue all’insegna dell’amicizia tra Chiesa cattolica e ortodossa il viaggio del Patriarca di Mosca in America Latina. Mercoledì Kirill è arrivato in Cile, nella ventosa città meridionale di Punta Arenas, vicina allo stretto di Magellano, ed è stato accolto all’aeroporto dal vescovo Bernardo Bastres.
Il testo integrale (plurilingue) diffuso dalla Sala Stampa Vaticana sulla conferenza stampa di Papa Francesco sul volo che lo riportava a Roma dopo la visita in Messico (12-18 febbraio 2016). Nella conferenza stampa tanti i temi toccati.
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