Nel consueto dialogo con i giornalisti sul volo di ritorno dal Messico, Papa Francesco ha risposto a tante domande sui temi più disparati, dai desaparecidos ai narcotrafficanti, dai vescovi «incoscienti» che trasferiscono i preti pedofili al dibattito in Italia sulle unioni civili, dall'incontro con Kirill alla situazione in Ucraina, dal dramma dell'aborto ai divorziati risposati. Ecco un'ampia sintesi e il testo integrale.
Russo-Ortodossi
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Un abbraccio fraterno per dissipare le incomprensioni del passato. Cuba ha fatto da cornice a una giornata storica, senza eguali: l'incontro tra Papa Francesco e il patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill. Il Pontefice, in viaggio verso il Messico per il suo dodicesimo pellegrinaggio internazionale, ha fatto tappa a La Habana per avere un colloquio personale con il primate della Chiesa ortodossa e firmare poi una dichiarazione comune.
«La civiltà umana è entrata in un periodo di cambiamento epocale. La nostra coscienza cristiana e la nostra responsabilità pastorale non ci autorizzano a restare inerti di fronte alle sfide che richiedono una risposta comune». Comincia con un appello all’unità la Dichiarazione comune che è stata firmata questa sera da Papa Francesco e dal Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia, al termine del loro incontro all’aeroporto de L’Avana.
Al termine del colloquio privato, durato due ore, il Patriarca Kirill e Papa Francesco hanno firmato una Dichiarazione comune che si sono poi scambiati con un abbraccio.
Un abbraccio e tre baci, poi un lungo sguardo fisso negli occhi. Papa Francesco e il Patriarca Kirill di Mosca si sono incontrati in una sala dell’aeroporto internazionale de L’Avana.
I testi integrali dei discorsi ufficiali pronunciati da Papa Francesco nella sua visita pastorale in Messico (12-18 febbraio 2016). Prima tappa all'aeroporto «José Martí» de La Habana (Cuba) per l'incontro con il Patriarca Russo-Ortodosso Kirill.
Il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia è arrivato a Cuba, prima tappa del suo viaggio in America Latina. Sua Santità – scrive in un comunicato il Patriarcato di Mosca – è stato invitato dal presidente Raúl Castro.
Intervista al nunzio apostolico di Russia, monsignor Ivan Jurkovič, a poche ore dallo storico incontro tra Francesco e Kirill: «È un’immagine che ci manca. E le immagini hanno un carattere simbolico. Consolano la gente. Danno coraggio. L'incontro avrà conseguenze pratiche che ora non sappiamo, ma che verranno annunciate ufficialmente.
La situazione che si sta sviluppando oggi in Medio Oriente, in Nord e Centro Africa e in alcune altre regioni del mondo, nelle quali gli estremisti stanno perpetrando un vero e proprio genocidio della popolazione cristiana, richiede misure urgenti e una più stretta cooperazione tra le Chiese cristiane. Nell’attuale situazione tragica, è necessario mettere da parte i disaccordi interni e unire gli sforzi per salvare il cristianesimo nelle regioni in cui si è sottoposto alla persecuzione». Con queste parole il Metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarca di Mosca, ha presentato questa mattina a Mosca ai giornalisti il viaggio del Patriarca Kirill a Cuba e il suo incontro con Papa Francesco.
«È la prima volta dopo secoli che il Papa incontra il Patriarca della Chiesa ortodossa russa e, quindi, è un evento che nel cammino dell’ecumenismo e del dialogo tra le confessioni cristiane ha una importanza straordinaria». Non sono parole di circostanza quelle pronunciate dal direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, nel presentare ai giornalisti l’incontro tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill, il 12 febbraio a Cuba.
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