Matrimonio

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«Il fidanzamento è il tempo nel quale i due sono chiamati a fare un bel lavoro sull’amore, un lavoro partecipe e condiviso, che va in profondità». Lo ha detto il Papa, che ha dedicato l’udienza di oggi al fidanzamento, tempo in cui «ci si scopre man mano a vicenda», cioè l’uomo «impara la donna imparando questa donna, la sua fidanzata, e la donna impara l’uomo imparando questo uomo, il suo fidanzato».

Nonostante gli “attacchi ideologici e mediatici”, che propongono dei “modelli di unione incompatibili con la fede cristiana”, la Chiesa in Togo faccia il possibile per sostenere le famiglie. E’ l’esortazione contenuta nel messaggio che Papa Francesco ha consegnato ai vescovi del Togo, ricevuti in occasione della loro visita Ad Limina Apostolorum. Nel testo il Pontefice incoraggia poi il dialogo tra le differenti religioni, la collaborazione con le autorità governative per il bene della società – senza, tuttavia, entrare “direttamente nel dibattito” – così come pure la formazione dei giovani preti, affinché possano lottare contro “l’ambizione, il carrierismo, la gelosia, la mondanità e la seduzione del denaro.

Oggi “non si può prescindere dall’ecumenismo” perché “la divisione tra i cristiani” “non solo si oppone apertamente alla volontà di Cristo ma è anche di scandalo al mondo e danneggia la più santa delle cause: la predicazione del Vangelo ad ogni creatura”. E’ la riflessione che Papa Francesco ha voluto condividere con l’arcivescovo di Uppsala, della Chiesa Evangelica-Luterana di Svezia. Nel corso dell’udienza il Pontefice ha espresso soddisfazione per gli sforzi fatti fino ad ora, incoraggiando ulteriori passi nel cammino dell’unità, soprattutto alla luce della testimonianza offerta dai cristiani perseguitati.

Venerdì 8 maggio si apre la terza edizione di «Riscoprire la fecondità in un cammino di amore», un ciclo di incontri dedicato alle coppie sterili grazie all’iniziativa delle «Famiglie di Mamre», esperienza fondata da due famiglie di Pontassieve, in provincia di Firenze, che hanno trasformato la sofferenza della sterilità in un cammino di fecondità per l’amore di coppia e per l’adozione di figli.

La cultura del provvisorio spinge i giovani a non sposarsi, ma il matrimonio resta il capolavoro della società. E’ uno dei passaggi della catechesi di Papa Francesco all’udienza generale. Dai tempi delle nozze di Cana sono cambiate tante cose – le persone, soprattutto i giovani, si sposano sempre meno, aumenta il numero delle separazioni e diminuisce quello dei figli – ma questo sacramento resta di fondamentale importanza.

«Il capolavoro della società è la famiglia, l’uomo e la donna che si amano». Lo ha detto il Papa, a braccio, nella catechesi dell’udienza generale di oggi, in cui ha proseguito la sua riflessione sul «disegno originario di Dio sulla coppia uomo-donna». E nell'udienza in piazza San Pietro ha parlato a lungo del perché oggi tanti giovani non se la sentono di sposarsi.