Ad un anno dalla riforma voluta da Papa Francesco ecco come si stanno organizzando le Diocesi. Parla il Vicario giudiziale. Mons. Malpelo: Ci si sposa sempre meno e ci si divide sempre più spesso. «Moltissime persone avrebbero bisogno di essere accompagnate in un’opera di discernimento sulla propria situazione matrimoniale e familiare»
Matrimonio
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«È Maria il modello della Chiesa. La Chiesa è donna e Maria è donna». È tornato a parlare della donna papa Francesco e lo ha fatto nell’incontro con i sacerdoti, i seminaristi, i religiosi e gli operatori pastorali nella chiesa dell’Assunta, a Tbilisi, questo pomeriggio (testo integrale).
Una proposta concreta per coppie che sono in difficoltà ma vogliono tentare di dare una ulteriore opportunità al loro matrimonio è Retrouvaille: un programma specifico per coppie in crisi. Per le coppie della Toscana, il prossimo programma inizierà con un fine settimana residenziale a Pisa da venerdì 28 a domenica 30 ottobre.
Dal Pontificio consiglio per la famiglia un percorso per accompagnare i ragazzi sui temi dell’affettività e della sessualità. Il sociologo Marco Bontempi: «La dottrina della Chiesa se viene presentata come insieme di regole risulta estranea e incomprensibile, per essere accolta deve essere testimoniata dagli adulti».
Mons. Riccardo Fontana ha nominato i componenti del Tribunale diocesano dedicato alle dichiarazioni di nullità del matrimonio, come previsto dalla riforma voluta da Papa Francesco.
Una domanda a partire dalle parole del Papa pronunciate durante un convegno della Diocesi di Roma. Risponde padre Francesco Romano, docente di Diritto Canonico alla Facoltà teologica dell'Italia centrale.
Con la pubblicazione della sentenza emanata in data 20 luglio 2016 dall’arcivescovo di Bologna, monsignor Matteo Maria Zuppi, si è concluso il primo «processo più breve» per la dichiarazione di nullità del matrimonio secondo le procedure riformate da Papa Francesco.
Non ha tardato a portare frutto l’intuizione con cui Papa Francesco lo scorso 1° giugno ha istituito un Tavolo di lavoro coordinato da monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, per la definizione delle principali questioni relative all’attuazione in Italia della riforma del processo matrimoniale, introdotta dal Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus. È quanto si legge in un comunicato dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei.
Papa Francesco ha istituito «un tavolo di lavoro – coordinato dal segretario generale della Cei – per la definizione delle principali questioni interpretative e applicative di comune interesse», relative alla riforma del processo matrimoniale introdotta dal Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus.
Il «Motu proprio» voluto da Francesco alla vigilia del Sinodo sulla famiglia, ha introdotto importanti novità. Se ne è parlato lunedì 30 maggio, a Firenze, nel «Dies annualis» del Tribunale Etrusco. L’intervento del Moderatore, il card. Giuseppe Betori e la relazione di padre Sabbarese. Le nuove norme prevedono anche una forma «brevior» da svolgersi davanti al vescovo nel caso di richiesta consensuale dei coniugi.