"La targa di Largo Martiri delle Foibe infatti è stata spezzata. E non è la prima volta, purtroppo, che viene vandalizzata. L'ennesimo sfregio alla memoria dei morti e uno schiaffo alle famiglie istriane fiumane e giuliano dalmate che tanto hanno sofferto il dramma delle foibe e dell'esodo." Queste le parole di Giampaolo Giannelli, Coordinatore regionale per la Toscana dell'Unione degli Istriani.
Foibe
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Esattamente 75 anni fa (il 10 febbraio 1947) la firma del Trattato di Parigi fra l’Italia e gli Alleati segnava un punto di non ritorno nell’esodo dei Giuliani – Dalmati dall’Istria, Quarnaro e Dalmazia.
“L’orrore delle foibe colpisce le nostre coscienze. Il dolore, che provocò e accompagnò l’esodo delle comunità italiane giuliano-dalmate e istriane, tardò ad essere fatto proprio dalla coscienza della Repubblica”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del “Giorno del ricordo”.
“La storia non si cancella e le esperienze dolorose, sofferte dalle popolazioni di queste terre, non si dimenticano. Proprio per questa ragione il tempo presente e l’avvenire chiamano al senso di responsabilità, a compiere una scelta tra fare di quelle sofferenze patite, da una parte e dall’altra, l’unico oggetto dei nostri pensieri, coltivando risentimento e rancore, oppure, al contrario, farne patrimonio comune, nel ricordo e nel rispetto, sviluppando collaborazione, amicizia, condivisione del futuro”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Trieste in occasione della firma del Protocollo d’intesa riguardante la restituzione del Narodni Dom alla minoranza linguistica slovena in Italia.
La vice presidente dell’Assemblea, Mairead McGuiness, ha chiesto agli eurodeputati di alzarsi e di rispettare un minuto di silenzio.
Il presidente della Repubblica, nel suo intervento durante la celebrazione del «Giorno del ricordo» al Quirinale, ha ripercorso quello che fu «un capitolo buio della storia nazionale e internazionale» richiamando il «destino crudele per gli italiani dell’Istria, della Dalmazia, della Venezia Giulia».