Profughi

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“I corridoi umanitari non solo mirano a far giungere in Italia e in altri Paesi europei persone profughe, strappandole da situazioni di incertezza, pericolo e attese infinite; essi operano anche per l’integrazione, perché non c’è accoglienza senza integrazione”. Lo ha detto questa mattina, nell’Aula Paolo VI, Papa Francesco ricevendo in udienza i rifugiati giunti in Europa attraverso i corridoi umanitari, assieme alle famiglie e ai rappresentanti delle Comunità che li accolgono e ne curano l’integrazione.

Grazie alla collaborazione tra l'Università per Stranieri di Siena, la Caritas diocesana di Siena- Colle di Val d'Elsa-Montalcino e l'Istituto Bandini le due famiglie di rifugiati siriani, che sono arrivate lo scorso 28 novembre 2022 e che attualmente sono accolte dal centro caritas di Arbia e di Colle di Val D'Elsa, hanno iniziato ieri un programma di alfabetizzazione per potere avviare un percorso efficace di integrazione.

Arriveranno giovedì 24 novembre, con un volo proveniente da Islamabad, 158 profughi afghani grazie ai corridoi umanitari promossi da Conferenza episcopale italiana (attraverso Caritas italiana), Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, Tavola valdese, Arci, Iom, Inmp e Unhcr, d’intesa con i ministeri dell’Interno e degli Esteri.

Sono arrivate questa mattina all’aeroporto di Fiumicino 37 persone di origine siriana, tra i quali 13 minori, con un volo da Beirut. Venerdì 28 ottobre arriveranno altri 29 profughi, sempre dal Libano. Ne dà notizia la Comunità di Sant’Egidio spiegando che saranno ospitati e ospitate in diverse Regioni d’Italia, dal Piemonte alla Sicilia.

Una storia a lieto fine. Viene dall’Ucraina e vede come protagonista Anastasia, una ragazza di 12 anni orfana di madre. La piccola è giunta in Italia sabato mattina al termine di un lungo viaggio insieme a Iryna, sua madre adottiva, sorella della mamma naturale, morta di tumore due anni fa, e a Valentina, volontaria delle Misericordie.

Sono stati 740 i cittadini ucraini accolti dalla rete di accoglienza Sai dalla fine di febbraio del 2022. In maggioranza (71%) sono donne sole con figli minori. Il 47% sono minori che fanno parte di nuclei familiari, il  26%  ha tra i 25  e i 40 anni, il 21% più di 40 anni, il 5% tra i 18 e i 25 anni. Sono i dati forniti oggi dall’Anci (Associazione nazionale comuni italiani), che celebra il ventennale della rete di accoglienza dei Comuni italiani nel sistema Sprar-Sai.