Sì all’aeroporto e alla nuova pista di Peretola, ma solo a condizione che siano messi in sicurezza l’osservatorio con la presenza della Toscana al Ministero dell’Ambiente per vigilare sulla criticità emerse e il piano di riordino della Piana. Queste le tappe che il Governatore Enrico Rossi ritiene fondamentali lo sviluppo della pista di 2 mila 400 metri dello scalo fiorentino. Mugnai (capogruppo Forza Italia): «scelte di ipocrisia politica»
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Venerdì 12 giugno Papa Francesco ha ricevuto i partecipanti al Seminario mondiale dei Cappellani Cattolici dell’Aviazione Civile e dei membri delle Cappellanie Aeroportuali, promosso dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.
Il presidente della Seam (società gestrice dello scalo civile di Grosseto) Renzo Alessandri e il vescovo di Grosseto Rodolfo Cetoloni si sono incontrati per verificare insieme quali strade percorrere per legare all’evento giubilare la possibilità di rilanciare il ruolo dello scalo maremmano.
Gli aeroporti sembrano città nelle città, dove realtà molteplici si intrecciano e si sovrappongono” e anche qui è importante poter riscoprire “il volto compassionevole di Dio”. Lo ha detto Papa Francesco incontrando in Vaticano i partecipanti al Seminario mondiale dei cappellani cattolici dell’Aviazione civile. In questi particolari luoghi di frontiera, si trovano “persone che viaggiano, per lavoro, per turismo, per altre necessità”; “vi transitano migranti e rifugiati, bambini e anziani, persone che hanno bisogno di cure e attenzioni speciali”; senza dimenticare quanti “lavorano lì, ogni giorno, con le loro situazioni personali e professionali”. Dinanzi a questa cosmopolita porzione di umanità, quindi, la cappellania aeroportuale è chiamata ad essere un luogo di unità nella diversità.
Ricevendo oggi in Vaticano i cappellani cattolici dell’aviazione civile e i membri delle cappellanie aeroportuali, Papa Francesco ha sottolineato come l’aeroporto sia un ambiente cosmopolita, multi-etnico e multi-religioso.
La fusione tra le società di gestione dei due scali toscani è stata approvata. Si apre ora la fase di realizzazione della nuova pista dell’aeroporto fiorentino, che dovrà essere di 2.400 metri come indicato da Enac, nonostante che nel Pit approvato dal Consiglio regionale fosse stata di 2.000 metri. Un’opera complessa per i molti enti coinvolti.
Via libera dall'assemblea dei soci di Sat, la società di gestione dell'aeroporto Galilei di Pisa, alla fusione con lo scalo di Firenze. Il progetto è stato approvato con il 99,9% dei voti dei presenti.
Approvato il progetto di fusione dei due aeroporti toscani, ma la Regione andrà in giudizio contro Enac sulla lunghezza della nuova pista, i cui effetti sul Polo scientifico preoccupano l'Università
«È infondato il ricorso al Tar presentato da Enac contro la Regione sulla lunghezza della nuova pista dell’aeroporto di Firenze. L’avvocatura regionale provvederà a costituirsi in giudizio». Così l’assessore all’Urbanistica Anna Marson ha risposto ad una interrogazione, prima firmataria Monica Sgherri (Rc-Ci) insieme ai consiglieri del Pd Fabrizio Mattei, Vanessa Boretti e Daniela Lastri, con la quale si chiedeva un pronunciamento del Consiglio prima della fine della Legislatura.
Su 41 votanti 31 si sono espressi a favore, 6 contro e 4 hanno optato per l’astensione. Questi i numeri che hanno caratterizzato il voto del Consiglio regionale della Toscana sulle integrazioni al Pit, registrando posizioni diverse sia all’interno dei gruppi di maggioranza che di minoranza, con prese di posizione personali.