Le prime parole del premier spagnolo Mariano Rajoy per gli attentati a Barcellona – e poi Cambrils – sono state di «lutto, ricordo e solidarietà per le vittime, i familiari e gli amici, in questo momento la nostra priorità».
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Un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’attentato di Barcellona. Una breve cerimonia, con bandiere a mezz’asta in tutte le istituzioni comunitarie, è annunciata per oggi alle 12 a Bruxelles dal servizio dei portavoce della Commissione europea.
Secondo una prima lista di feriti, 3 italiani sono rimasti feriti nell'attentato di Barcellona di ieri. A confermarlo l'ambasciatore a Madrid Stefano Sannino, intervenuto su Rainews e su Sky Tg24.
Sono pronti a tutto, ad uccidere in nome della loro ideologia e a dare la propria vita: la maggior parte dei terroristi muore in seguito all’attacco o perché suicida o perché ucciso dalle forze dell’ordine. Ma come si districa il percorso di un giovane verso la radicalizzazione è impossibile da stabilire. L’Ispi ha analizzato il fenomeno del terrorismo e della radicalizzazione in un Rapporto edito in questi giorni.
Ieri pomeriggio, appena si è diffusa la notizia dell’attentato a Barcellona, dove verso le 17 un furgone è piombato su cittadini e turisti che affollavano le Ramblas, causando 15 morti, tra cui tre italiani, e un centinaio di feriti, tra cui 15 gravi, la Sala Stampa vaticana ha fatto sapere che Papa Francesco seguiva con «grande preoccupazione» gli avvenimenti. Si teme per un italiano. Vicinanza e preghiera per le vittime anche da parte dei vescovi spagnoli.
Dieci cose da sapere su un fenomeno che, dal 2014, ha profondamente trasformato le nostre città e le nostre vite: il jihadismo. Abbiamo chiesto al professore Paolo Branca, esperto di islam e docente all'Università Cattolica di Milano, di stilarci un decalogo sugli aspetti più importanti del fenomeno.
Il gruppo Stato islamico (Isis) ha rivendicato l'attacco suicida di ieri nella principale moschea shiita di Herat, nell'ovest del Paese, in cui hanno perso la vita una trentina di persone. Stando invece al bilancio reso noto dall'agenzia del gruppo armato, «Amaq», a morire sarebbero stati in 50.
Il 29 luglio 2013 veniva sequestrato a Raqqa (Siria) il padre gesuita Paolo Dall’Oglio, fondatore della comunità monastica siriana di Mar Musa. In questi quattro anni, sulla sua sorte si sono rincorse tante voci, senza nessuna conferma. A quattro anni dal suo rapimento il Sir ha intervistato il fratello del gesuita, il musicista Pietro Dall’Oglio.
Messa nella chiesa di Saint-Etienne, ad un anno dall'uccisione da parte di due terroristi dell'Isis. Mons. Lebrun (vescovo), «l’odio non ha trionfato e non trionferà». Le parole del presidente Macron all'inaugurazione di una stele in ricordo del sacerdote martire..
Soddisfazione ma anche cautela da parte dell'arcivescovo siro-cattolico di Mosul, Kirkuk e del Kurdistan per la liberazione dall'Isis di Mosul. Padre Behnam Benoka, molto attivo tra le famiglie cristiane di Mosul e della Piana di Ninive, racconta i timori dei cristiani.