In Italia, nel 2022, si sono registrati, a oggi, oltre 600 morti, 400 mila infortuni, 77% di irregolarità aziendali. Per fermare le stragi sul lavoro Cgil, Cisl, Uil hanno proclamato una manifestazione a Roma. L’appuntamento è questo sabato 22 ottobre, alle ore 10, in piazza Santi Apostoli. Sul palco si alterneranno le testimonianze di lavoratrici e lavoratori, prenderanno poi la parola i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra, PierPaolo Bombardieri. Sarà presente anche la Cisl Toscana con in testa il segretario regionale Ciro Recce.
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In provincia 3mila infortuni in più rispetto all’anno scorso, così come quelli mortali aumentano da 7 a 13. “Non chiamiamole fatalità, bisogna investire in sicurezza e prevenzione”. Il 22 ottobre manifestazione unitaria a Roma degli Rls
Lo scorso 24 giugno il Ministero dell’Istruzione ha emanato un decreto con il quale assegna alle scuole italiane 500 milioni di euro di fondi Pnrr, che rappresenta una prima tranche di uno stanziamento complessivo di un miliardo e mezzo relativo alle azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica. Alle scuole di Firenze e provincia sono stati destinati più di 6 milioni di euro.
Arriva il bonus da 200 €, pensato per contrastare l’aumento dei prezzi e il caro energia, che verrà pagato una tantum, cioè una sola volta, e solo a chi – nel 2021 – ha avuto un reddito inferiore a 35.000€.
Ribadita dalla Regione alle associazioni di categoria la necessità di rispettare le linee di indirizzo, adottate un anno fa, per proteggere i lavoratori dai rischi causati dalle elevate temperature. L’invito arriva dall’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini.
Tanti i temi affrontati: la guerra e il sostegno all’Ucraina, i costi di energia e materie prime che spingono l’inflazione e accrescono le disuguaglianze, il mercato del lavoro che cambia, la precarietà, la sicurezza da tutelare, il Pnrr e la sanità che cambia, le infrastrutture che mancano e un grande progetto per accogliere i giovani (oggi sotto al 15%) in un sindacato che ha il 60% di attivi
L’accordo supporterà l’incremento delle produzioni italiane nei tre stabilimenti del Gruppo: Pontedera, Mandello del Lario e Scorzè
Appello dei sindacati alle istituzioni: “Servono investimenti, fatevi sentire col Governo e con la Conferenza Stato/Regioni”
"Non ci arrendiamo e continueremo a portare avanti questa vertenza con l’unico scopo di salvaguardare il futuro di 500 persone e delle loro famiglie. Insieme alle istituzioni, da sempre al nostro fianco, continueremo a sostenere la tesi che quella fabbrica non deve chiudere!"
Provvedimento ha solo una logica finanziaria, dicono