Il messaggio rivolto agli studenti all’incontro ‘Dobbiamo esserne Capaci’: impegno comune a farsi amplificatori e protagonisti attivi della lotta alla mafia. Nessuno resti indifferente, né si volti dall’altra parte
Mafia
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Il 23 maggio 1992 l’attentato di Capaci e pochi mesi dopo, il 19 luglio, quello in via d’Amelio in cui persero la vita i due magistrati, la moglie di Falcone e 8 agenti della scorta. Ripercorriamo quei tragici giorni con il senatore Pietro Grasso, allora collega in magistratura
Angiolo Pellegrini era uno degli uomini di fiducia del giudice Giovanni Falcone: per ricorda quegli anni di inchieste e di arresti eccellenti, di grandi vittorie ma anche di sconfitte. Tanta amarezza emerge quando ricorda quel tragico 23 maggio 1992 quando, nell'attentato, morirono il magistrato e la moglie insieme a 3 uomini della scorta
Lunedi prossimo, 9 maggio 2022, alle ore 16,30, si terrà presso la tenuta di Suvignano (Monteroni d’Arbia – SI) il convegno “Nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili. Ad un anno dalla beatificazione di Rosario Livatino”. L'iniziativa è promossa dall'Arcidiocesi di Siena- Colle di Val D'Elsa-Montalcino in collaborazione con la Regione Toscana, l'Ente Terre regionali Toscane, Libera e la tenuta di Suvignano.
“Bisogno profondo di verità e di giustizia, e costituisce una chiamata preziosa per l’intera società”
Il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino, ha visitato la tenuta senese di Suvignano (Monteroni d'Arbia), confiscata nel 2007 ad un imprenditore palermitano vicino a Provenzano e dal 2019 affidata in gestione alla Regione Toscana attraverso Ente Terre regionali toscane con l'ausilio soprattutto dell’associazione Libera (Toscana), fondata da Don Luigi Ciotti.
“Pur nella brevità dell’incarico svolto a Palermo, il sacrificio del prefetto Dalla Chiesa e il suo lascito ideale contribuirono ad orientare molte delle scelte che, negli anni successivi, hanno consentito un salto di qualità nell’azione di contrasto ai fenomeni di infiltrazione mafiosa nell’economia e nella Pubblica Amministrazione". Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricordando il gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa in occasione del 39° anniversario dell’uccisione avvenuta a Palermo per mano mafiosa.
Il sacerdote confessò il magistrato ucciso dalla mafia due giorni prima della strage di via d'Amelio. Le sue parole nel 29° anniversario: "Lo possiamo annoverare tra i martiri della giustizia e, indirettamente, della fede"
Il messaggio del Capo dello Stato in occasione del 29° anniversario
“Fare Luce su ombre e sospetti”, dice il Capo dello Stato nel 29/mo anniversario dell’attentato della strage di Capaci