Si aggrava sempre di più, anche per il peggioramento delle condizioni meteorologiche, l’emergenza umanitaria per i migranti bloccati in una situazione disumana al campo di Lipa, nel nord-ovest della Bosnia e Erzegovina. Lo denuncia Caritas italiana, segnalando abbondanti nevicate e temperature che scendono fino a -10°C che mettono a rischio la vita di circa 900 persone che vivono nel campo in condizioni molto carenti.
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Quattro parole a formare una croce: accogliere, promuovere, proteggere, integrare. Sono gli «auguri scomodi per un Natale di fraternità» inviati in questi giorni dalle commissioni regionali di Caritas, Missio e Fondazione Migrantes. Il testo è composto da alcune riflessioni di don Tonino Bello e alcuni passaggi dell’enciclica «Fratelli Tutti» di Papa Francesco
Quest’anno sono 24. Ventiquattro anni che la Regione dedica un meeting ai diritti umani che nell’anno del covid sarà dedicato a "Pace, Giustizia e Istituzioni solide”, cioè l’obiettivo n.16 di sviluppo sostenibile dell'Agenda europea 2030
Negli ultimi cinque anni sono entrate irregolarmente nel territorio dell’Unione europea circa 2 milioni di persone, gran parte delle quali in fuga da Paesi coinvolti in conflitti interni o internazionali. Nello stesso periodo gli arrivi attraverso una forma di “ammissione umanitaria” sono stati circa 100.000, appena il 5%
I morti nel Mediterraneo ormai fanno notizia, ma solo per qualche giorno, se a morire è un bambino, un neonato come Joseph. E fa notizia solo perché conosciamo il suo nome, abbiamo avuto, se lo abbiamo avuto, il coraggio di guardare il video e sentire le urla strazianti di sua madre.
Un allarme dopo l’altro di imbarcazioni cariche di migranti che affrontano le insidie del Mediterraneo in cerca di fuga dalla Libia. L’ultimo avvistamento a largo delle coste di Lampedusa è dato, attraverso Twitter, da Alarm Phone. “Dopo diverse ore senza contatti con la barca con 70 persone a bordo, abbiamo ripreso contatto stamattina. Ora sono vicini a Lampedusa”, spiega Alarm Phone, precisando che “le autorità italiane sono avvisate”.
Sono state le Americhe e l’Europa, negli ultimi 15 anni (2006-2020), le principali mete della presenza degli italiani all’estero. Anche in Paesi meno consueti: le «nuove frontiere» della mobilità sono infatti Malta (+632,8%), Portogallo (+399,4%), Irlanda (+332,1%), Norvegia (+277,9%) e Finlandia (+206,2%).
Nel 2019 hanno lasciato l’Italia ufficialmente 131mila cittadini verso 186 destinazioni del mondo, da ogni provincia italiana. Contrariamente a quanto si pensa non sono solo «cervelli» italiani in fuga.
«Negli ultimi 15 anni gli italiani nel mondo hanno raggiunto la cifra di 5,5 milioni, con un aumento del 76,6%». È questa la fotografia del fenomeno «emigrazione» scattata dal Rapporto «Italiani nel mondo» 2020, diffuso oggi dalla Fondazione Migrantes.
Martedì 27 ottobre, alle ore 10, sarà presentato il Rapporto «Italiani nel mondo 2020» della Fondazione Migrantes.