Minori

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In Italia le coperture vaccinali contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B e pertosse, che nel 2013 erano di poco superiori al 95%, nel 2014 sono scese al di sotto di tale soglia, indispensabile per la cosiddetta «immunità di gregge», cioè la copertura anche per chi non è vaccinato. Manca la consapevolezza dell'importanza dei vaccini. Allarmi ingiustificati e paure di effetti collaterali.

Guai a coloro che tradiscono la fiducia dei bambini, il loro fiducioso abbandono alla nostra promessa di amore, che facciamo quando vengono al mondo. Con queste forti parole Papa Francesco, nelle catechesi dell’udienza generale di questa mattina in Piazza San Pietro, ha chiesto il rispetto delle promesse fatte ai bambini, promesse “decisive per le loro attese nei confronti della vita, per la loro fiducia nei confronti degli esseri umani, per la loro capacità di concepire il nome di Dio come una benedizione”.

«Le linee guide per la tutela e la protezione dei minori, il sostegno alle vittime e alle loro famiglie, la formazione dei sacerdoti e dei religiosi». Questi i temi principali affrontati dalla Pontificia Commissione per la tutela dei minori, che si è riunita dal 9 all’11 ottobre a Roma.

Dal 1° gennaio al 30 settembre 2015 sono stati 125 i minori stranieri adottati con Aibi che hanno ottenuto l’autorizzazione all’ingresso in Italia: in netto rialzo rispetto ai 102 dei primi nove mesi dell’anno precedente, per una variazione positiva del 22,5%. In mancanza di dati globali di tutti gli enti autorizzati, Aibi - Amici dei bambini - rende noto oggi che «la ripresa dell’adozione internazionale non è un’illusione».

«La scuola diventa una grande famiglia per tutti, dove insieme alle nostre mamme, papà, nonni, educatori, insegnanti e compagni impariamo ad aiutarci, a condividere quello che c’è di buono in ciascuno, a dare il meglio di noi stessi, a lavorare in gruppo, a giocare in gruppo, che è tanto importante, e a perseverare nei nostri obiettivi». È la metafora usata dal Papa, che ieri ad Harlem ha incontrato bambini e famiglie di immigrati nel sobborgo di New York dove ha sede la scuola «Nostra Signora, Regina degli Angeli».

Basta silenzio, basta indifferenza. La Chiesa non può tacere né chiudere gli occhi di fronte al nefasto fenomeno dei bambini e delle donne di strada, vittime di tratta, prostituzione, schiavitù. Francesco lo ha ribadito incontrando in Vaticano i partecipanti al Simposio internazionale sulla Pastorale della Strada, ai quali ha chiesto di lavorare e non arrendersi per rimuovere le cause che costringono i più vulnerabili alla vita randagia, prima tra tutti la povertà. Loro, ha tuonato il Papa non sono “pacchi” da scambiare ma esseri umani con un nome e un volto, con un’identità donata da Dio.