Il discorso che Vladimir Putin ha tenuto nel giorno della vittoria, sulla Piazza Rossa di Mosca, ascoltato e commentato da chi vive nella capitale russa rivela aspetti un poco differenti da quello che si poteva immaginare.
Mondo
Ultimi contenuti per il percorso 'Mondo'
Siamo ormai abituati a sentire le parole di Papa Francesco, i suoi appelli contro la guerra. La gentilezza e la fermezza, in alcuni casi, con la quale si rivolge ai suoi interlocutori non fa più notizia. Eppure ogni volta ci sorprende la sua franchezza.
Sono 106.597 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina giunte fino a oggi in Italia, 101.530 delle quali alla frontiera e 5.067 controllate dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia.
“Ho visto la notizia e devo dire che ha sorpreso anche me. Sorpreso in senso buono e anche come ci ha sempre abituato a sorprenderci e stupirci Papa Francesco”. Esordisce così mons. Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca e presidente dei vescovi cattolici della Federazione Russa, alla notizia che è desiderio di Papa Francesco andare a Mosca, per incontrare Putin.
“La pandemia da Covid-19, la guerra in Ucraina e il grido disperato che si alza da più parti rendono quanto mai attuali le parole consegnate da B. Pascal al Pensiero n. 367: ‘Noi corriamo senza preoccuparci verso il precipizio, dopo esserci messi qualcosa davanti agli occhi per evitare di vederlo’. Tra le cose che cerchiamo di non vedere e che, comunque, stanno accompagnando verso il precipizio un’umanità sempre meno incline a farsi aprire occhi e intelligenza, vi sono i numeri che registrano le sempre più insopportabili disuguaglianze nella distribuzione delle risorse”. Lo scrive mons. Nunzio Galantino, presidente dell’Apsa (Amministrazione del Patrimonio della Sede apostolica), su “Vita Pastorale” di maggio.
“Prima viene stabilita la pace, meglio è, per il bene dell’Ucraina, della Russia e del mondo”. Lo ha detto oggi a Mosca il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, parlando alla stampa dopo l’incontro con il ministro degli Esteri, Sergey Lavrov.
Improvvisamente ieri pomeriggio il cielo su Chişinău si è oscurato e nuvole cariche di pioggia hanno ricoperto minacciose la città. Quasi come un segno della tensione alta che si respira qui ai confini tra la Moldova e l’Ucraina.
“Questa è una guerra che non avrà vincitori di nessun genere, non c’è alcuna possibilità che da questo conflitto qualcuno esca vincitore”. Ne è convinto Fulvio Scaglione, per anni corrispondente da Mosca, commentando al Sir l’invasione russa in Ucraina che ormai si prolunga da due mesi.
La guerra in Ucraina è entrata in una nuova fase. A dirlo è anche S.B. Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, nel suo quotidiano video messaggio registrato e diffuso da Kiev oggi nella “55ª giornata della resistenza nazionale alla sanguinosa aggressione russa contro lo Stato ucraino”.
A seguito del perpetrarsi in Ucraina di gravissime violazioni del diritto umanitario, il mondo giuridico e accademico lancia una task force che, dall’Italia all’Ucraina, dall’Europa agli Stati Uniti analizzerà le norme e i meccanismi processuali ucraini e internazionali e studierà il “dialogo” tra i diversi meccanismi di indagine.
« Precedente Successivo » 1 2 3 4 5 6 7 8 ...605